Politica
Mercanti (Pd): “Sgomenta per l’accoltellamento a seguito di un riprovero"
Così commenta Valentina Mercanti, consigliera regionale e presidente dell'assemblea regionale del Partito Democratico, la notizia dell'uomo accoltellato da due ragazzini
"I contatti tra Lucchese e amministrazione comunale sono costanti. Mai un'amministrazione si è impegnata così tanto direttamente"
Sono molte settimane che l'amministrazione Pardini sta seguendo la situazione societaria della Lucchese. Ci sono stati molti contatti e l'ultimo incontro, in teleconferenza, si è svolto proprio lunedì…
“Aspettiamo la risposta del Tar”: ritirato in consiglio comunale il punto dell’ordine dei lavori relativo al servizio idrico lucchese
Verrà inaugurato il 5 dicembre alle 10, alla presenza del presidente della regione Eugenio Giani, il centro civico di Sant’Anna: l’ha annunciato il sindaco Mario Pardini in occasione dell’ultimo consiglio comunale di Lucca, caratterizzato anche dal ritiro, su proposta del presidente del consiglio comunale e del sindaco, del punto relativo alla relazione finale inerente all’analisi del futuro del servizio idrico del comune di Lucca
Approvato il progetto esecutivo della nuova rotatoria con parcheggio a San Pietro a Vico nei pressi della cartiera Modesto Cardella
È stata firmata la determina di approvazione del progetto esecutivo per la nuova rotatoria che sorgerà a San Pietro a Vico all'intersezione tra la via dell'Acquacalda e via per Marlia che verrà realizzata direttamente e con spese a carico dalla Società Cartiere Modesto Cardella
Rinvio del Consiglio Comunale sul futuro del servizio idrico, i gruppi di centrosinistra: "La maggioranza è nel caos, la guerra Lega-FdI paralizza ogni scelta"
Sorpresa e irritazione. Ecco la reazione dei gruppi di centrosinistra rappresentati in Consiglio Comunale (PD, Lucca Futura, Sinistra Con-Sinistra Civica Ecologista, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica, LibDem) alla richiesta del Sindaco di rinviare la discussione sul futuro del servizio idrico
Baldini (Lega): “Mossa opportuna del sindaco di Lucca, del presidente del consiglio comunale e della maggioranza nel rinviare la discussione sul futuro di Geal in attesa del TAR”
Una scelta opportuna, da parte del sindaco Mario Pardini, del presidente del consiglio comunale Enrico Torrini e della maggioranza, quella di rinviare la discussione del terzo…
Fosse che fosse la volta buona?
Aduso a sentir parlare d’inclusione senza se e senza ma, d’accoglienza “a prescindere”, di aperto sostegno a ogni iniziativa volta a alterare…
Angeli (Forza Italia): "Uno sportello anti-violenza in ogni comune"
Lo sottolinea Ave Angeli, responsabile del dipartimento Pari Opportunità della provincia di Lucca per Forza Italia
Violenza economica sulle donne, Forza Italia ha incontrato gli studenti delle superiori
Grande partecipazione al convegno "Violenza economica, come contrastarla" organizzato da Forza Italia Lucca e Azzurro Donna nella sala del Museo della Zecca sulle Mura urbane. In occasione di…
Petizione per lo Stop Gender nelle scuole: la profezia di Vannacci diventa realtà. Avanti tutta
Un vino pregiato, senza il calice, si disperde sulla sabbia, sprecato. Questo è ciò che stanno facendo ai giovani italiani: un potenziale straordinario dilapidato perché si nega l'importanza di confini, certezze e strutture che danno significato alla vita
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Ce lo ricordavamo il maestro Alberto Veronesi nominato, alcuni anni fa, direttore musicale della Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago. Soprattutto, se la memoria non ci tradisce, per un incredibile episodio avvenuto poco più di un anno fa quando, una mattina, venimmo contattati dall'ufficio stampa della fondazione la quale ci annunciò le imminenti dimissioni del maestro. Non fummo informati solo noi, tanto è vero che anche altre testate nazionali e perfino la Rai, uscirono con la notizia. Peccato, però, che qualcosa intervenne a bloccare quella che, a tutti gli effetti, era la volontà del professore. Fu, infatti, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro a imporsi e ad imporre la non divulgazione della notizia imponendosi a Veronesi e convincendolo a non farne di nulla e potete immaginare quale figura barbina fece il figlio dell'illustre professor Umberto.
Oggi ci siamo imbattuti in un'altra figura, questa veramente di merda e all'insegna dell'ignoranza, prodotta direttamente e volutamente, questa volta, dall'artista milanese. Essendosi candidato, non si capisce bene per quale ragione, nella lista del partito democratico alle prossime elezioni regionali, in questo fine settimana ha avvertito il bisogno di far parlare di sé i giornali leccaculo del sistema per via della sua contestazione di Matteo Salvini a Viareggio in nome dell'antifascismo.
Ebbene, questo signore che con la politica ha a che fare come noi con la fisica quantistica, vestito come un sandwich ha 'assalito' verbalmente il gazebo della Lega dicendo che la città di Viareggio e tutta la Versilia sono antifasciste, accoglienti, tolleranti e, quindi, accusando più o meno manifestamente la Lega che è una forza pienamente e legittimamente democratica, di essere fascista o, comunque, spalleggiatrice dei fascisti.
Abbiamo letto le parole di Veronesi e ci rendiamo conto che il pentagramma, probabilmente, gli si adatta meglio della conoscenza della storia e della lingua italiana. Si sciacqua, ormai e come i comunisti verniciati di rosso, la bocca con la parola antifascismo non avendo altro da dire e da proporre se non il solito refrain dei mediocri che si appellano a fatti vecchi di un secolo sperando di resuscitare un feticcio, quello del fascismo, ormai morto e sepolto da una vita.
Veronesi è un altro di quei prodotti del politicamente corretto, della sinistra radical chic-choc, di quella politica che finge di essere rossa quando, nell'anima, è profondamente intrisa di benessere e di buonismo a una dimensione. Cosa c'entra il fascismo in questa campagna elettorale? Qual è il senso, abbiamo letto, di invitare la Susanna Ceccardi a Sant'Anna di Stazzema per celebrare una strage che meriterebbe, a nostro avviso, il rispetto e il silenzio di chi, quella guerra e quelle devastazioni, non vuole più vedere.
E invece no, hanno fatto di Stazzema la città della strage per cui anche solo a metterci piede viene l'angoscia di un passato che è stato tragico e inammissibile e imperdonabile, ma che dovrebbe lasciare spazio e tempo ad un futuro di speranza e di fiducia, non di tristezza e malinconia.
Alberto Veronesi, per spiegare il suo antifascismo, ricorda che la mamma è stata deportata nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. E allora? Cosa vuol dire questo? Che Salvini e la Lega sono, invece, favorevoli allo sterminio degli ebrei? Ma si rende conto questo maestro d'ignoranza storica quale messaggio sta tentando di far passare? E se uno come lui, abituato a ben altre platee e ad altri ritmi e tempi, finisce per 'assediare' il gazebo della Lega, c'è poi da meravigliarsi se gli imbecilli disgraziati dei centri sociali mettono a ferro e fuoco le città solo per la presenza di Salvini?
Forse il nostro maestrino dimentica che in Francia e nel nord Europa, ad esempio, gli ebrei sono in fuga per le centinaia di episodi di antisemitismo posti in essere dalle nuove generazioni musulmane che affollano le banlieu. Eppure per loro nessuno, in questa Sinistra bastarda, spende una parola.
Gli italiani non sono fascisti caro Veronesi ed è inutile che lei ci marci a cercare di dimostrarlo. E non sono nemmeno - non siamo - scemi per cadere nel suo tranello ipocrita e vigliacco. Non ci era sembrato un aquila, un anno fa, in occasione delle sue dimissioni, né una persona dotata di carattere e grinta oltreché determinazione. Come mai furono annunciate le sue dimissioni che, però, lei si rimangiò? Forse aveva in mente già allora di intraprendere la carriera politica?
Dia retta, lasci perdere il fascismo che è morto e sepolto da un pezzo. Salvini e la Lega sono molto più democratici di lei che, invece, sente il bisogno di disturbare per un po' di visibilità una semplice manifestazione di libertà di pensiero. Gli italiani sono stanchi della vostra accoglienza, voi che vivete nei quartieri più ricchi ed eleganti delle metropoli nostrane, che possedete soldi, ville, ricchezze e pretendete di venire ad insegnarci come si sta al mondo.
Gli italiani vogliono, semplicemente, mantenere la propria identità e non dover mantenere quella degli altri in casa propria. Se questo è essere fascisti, ebbene, siamo fascisti noi per primi, ma le diamo un consiglio: prima di aprire la bocca e dare fiato su fascismo e antifascismo, studi la storia e, soprattutto, lasci perdere la politica che non fa per le anime candide come lei abituate a volare alto e a non sporcarsi con le falsità e le provocazioni di un quotidiano che, sinceramente, non le si addice.
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Quello che è accaduto in queste ultime ore a Carrara è, incredibilmente, la dimostrazione di come anche l'informazione sia, ormai, prigioniera di un politicamente (s)corretto che impregna le istituzioni le quali, per prime, al contrario, dovrebbero dire la verità ai cittadini.
A Carrara, all'interno di una struttura destinata all'accoglienza, sono stati scoperti 21, dice il sindaco, 18, secondo le ultime notizie, casi di Covid-19. Ieri sera, dal comune, è stato diffuso un comunicato nel quale non è stata specificata la nazionalità, per cui si poteva, tranquillamente, pensare che potesse trattarsi di italiani e/o anziani. Invece no. Non erano e non solo né italiani né anziani. Anzi sono tutti in carne, ma extra-comunitari, migranti o clandestini che dir si voglia.
Peccato, però, che nessuno, all'interno dell'amministrazione comunale di Carrara, si sia sentito in dovere, morale, etico, professionale, di dare la giusta informazione. Così, noi abbiamo pensato di chiedere direttamente al sindaco Francesco De Pasquale le ragioni di una decisione, a nostro avviso," raccapricciante".
Sindaco buongiorno, sono Aldo Grandi, il direttore delle Gazzette, la disturbo?
No, ci mancherebbe.
La chiamavo per sapere qual è la reale portata del focolaio di Covid-19 individuato nella casa di accoglienza Betania.
A me risultano 21 contagiati - a noi, al contrario, 18 (ndr) - ma sono tutti asintomatici e stanno bene. Sotto controllo è tenuta una donna che sta per partorire e, allora, le autorità sanitarie stanno un po' più attente. Ci tengo, però, a rassicurare la popolazione.
Ieri sera avete diramato un comunicato ufficiale nel quale avete parlato di 21 contagi, ma non avete scritto che si trattava, come abbiamo saputo solo questa mattina, di immigrati nigeriani.
Guardi, il comunicato lo ha redatto la mia portavoce Cinzia Chiappini che, in questo momento, è anche fuori. Abbiamo deciso di dare una informazione neutrale.
Perché, scusi, scrivere che i contagiati erano nigeriani o, comunque, non italiani sarebbe stato non essere neutrali?
Vede, siamo in campagna elettorale e abbiamo volutamente evitato di scrivere la nazionalità per impedire, a chi avrebbe potuto cavalcare la cosa, di fare polemica.
Sindaco, ma lei era al corrente di questo comunicato e della decisione di non rivelare la nazionalità dei contagiati?
Io ho una portavoce che si occupa di scrivere i comunicati per la stampa.
Ci perdoni, ma un portavoce agisce su indicazione di colui dal quale dipende o lei mi sta dicendo che la Chiappini può scrivere quello che vuole?
Tra noi esiste un rapporto fiduciario per cui non sempre è obbligatorio sentirci.
Finisce qui il nostro, allucinante, colloquio telefonico col sindaco grillino di Carrara. Siamo arrivati al punto in cui, come accade ormai regolarmente in Francia, la verità viene tenuta sistematicamente nascosta da coloro che detengono i mezzi di informazione che si assumono la responsabilità di non far conoscere ciò che veramente accade alla popolazione. Il tutto con la scusante di non voler solleticare, sollecitare, destare, le proteste di chi avrebbe tutto il diritto di sapere, ma viene, per questo, tacciato di essere populista, sovranista, razzista e financo fascista. A voi l'ardua sentenza.