Confcommercio
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Questa mattina (venerdì 29 gennaio) Confcommercio ha provveduto a protocollare all'attenzione dell'amministrazione comunale la lettera contenente le osservazioni finali al nuovo piano della sosta e della accessibilità al quale l'amministrazione stessa sta lavorando. Osservazioni, quelle protocollate da Confcommercio, che sono la sintesi delle istanze pervenute dai commercianti del territorio e degli organismi interni all'associazione, recepite nel corso dei numerosi incontri tenutisi nelle ultime settimane.
Di seguito, il documento protocollato:
A seguito di una nuova serie di confronti con i commercianti del centro storico e dei quartieri della periferia più direttamente coinvolti nel nuovo piano della sosta e dell'accessibilità, siamo con la presente a farci interpreti delle osservazioni pervenuteci da parte dei nostri imprenditori, in vista della approvazione del Pams da parte dell'Amministrazione Comunale.
Giova ricordare ancora una volta come la nostra Associazione segua sin dall'inizio con grandissima attenzione – assieme alla sua Commissione Città di Lucca - gli sviluppi del piano in questione, avendo compreso appieno il ruolo strategico decisivo che esso andrà a rivestire nel futuro della città dal punto di vista della sosta e della accessibilità. Temi, questi, a loro volta altrettanto decisivi per il futuro delle nostre imprese, che vedono legate a doppio filo la loro sopravvivenza alla possibilità per i rispettivi clienti di poterle raggiungere in modo il più comodo e pratico possibile. Questioni "storiche", queste, rese ancora più fondamentali e stringenti dalla emergenza sanitaria in atto che ha colpito e sta colpendo in modo drammaticamente duro l'attività del tessuto commerciale.
Sul piano della sosta e della accessibilità la nostra Associazione e la Commissione Città di Lucca hanno già provveduto a protocollare tre corpose lettere in data 16 settembre 2019, 23 gennaio 2020 e 10 gennaio 2021, contenenti numerose osservazioni che evidenziano tutte le ricadute negative del progetto per il mondo del commercio e proposte per cercare di limitarle il più possibile. Proposte che intendiamo ribadire e ampliare una volta di più.
E' per questa ragione che ribadiamo con forza netta contrarietà all'ipotesi di estensione della Ztl al tratto di via Buiamonti che unisce oggi Porta San Jacopo con piazza Santa Maria. Fino ad oggi questo tratto di strada ha rappresentato un preziosissimo elemento di collante fra due diverse aree del centro storico – la Zona Est e la Zona Nord – garantendo flussi di persone non residenti in cerca di un parcheggio da una zona all'altra per fare poi acquisti in centro storico. Estendere qua la Ztl significherebbe far uscire dalla città tutti coloro che - trovandosi nella Zona Est – non abbiano trovato posto per la propria auto e siano costretti dunque a cercarlo altrove. L'effetto di questa decisione sarebbe duplice: da una parte aumenterebbe il traffico sui viali di circonvallazione, già oggi intasati di auto e mezzi pesanti; dall'altra ridurrebbe sensibilmente il flusso di persone in centro storico. Una volta uscita da Porta San Jacopo, difficilmente un'auto rientrerebbe in città da Porta Santa Maria; molto più probabilmente andrebbe altrove a fare i propri acquisti.
La riqualificazione di piazza Santa Maria è una questione che ci trova favorevoli, ma solo a precise condizioni: intanto, non deve andar perduto un solo stallo blu rispetto a quelli esistenti. E deve pertanto prevedere il recupero dei 3 stalli blu perduti negli ultimi mesi a vantaggio del carico e scarico delle merci all'ingresso della Porta. Anche in questo caso, esprimiamo netta contrarietà all'installazione di un nuovo varco su Porta Santa Maria, che renderebbe di fatto inaccessibile la piazza e le sue tante attività commerciali diurne e notturne.
Sia riguardo al nuovo varco di via Buiamonti, sia riguardo a quello di Porta Santa Maria, ne chiediamo dunque la rimozione dal piano che verrà portato in approvazione. In particolare, i commercianti della Zona Nord non accettano in nessun caso l'ipotesi del varco a Porta Santa Maria, anche se subordinato alla realizzazione di un parcheggio esterno (pagina 9 e pagina 16 del Pams), giudicando questi punti molto vaghi e poco chiari. I commercianti ritengono che col varco la piazza diventerebbe inaccessibile per i fruitori del centro storico.
Al tempo stesso, sempre in tema di varchi, esprimiamo contrarietà all'arretramento della telecamere che si trova – nella Zona Est – all'incrocio fra via Elisa e via dei Fossi, di fronte a Porta San Gervasio. Varco, questo, che l'Amministrazione Comunale intende spostare all'intersezione fra via Elisa e via Santa Chiara. Lasciare il varco di Porta San Gervasio e mantenere l'attuale viabilità di via Elisa eviterebbe il peggioramento della qualità dell'aria e della vita di un quartiere posto all'interno della cerchia muraria. Le modifiche proposte dal nuovo piano della viabilità comporterebbero un aumento dei mezzi in transito da via Santa Chiara, con notevoli disagi per una zona prettamente residenziale. Per poter uscire le auto si troverebbero a percorrere un tratto più lungo rispetto a quello attuale, ciò comporterebbe una maggiore permanenza all'interno del centro storico con conseguente innalzamento dei livelli di inquinamento, già compromessi a causa della struttura della città racchiusa all'interno di mura storiche.
Sempre riguardo alla Zona Est, esprimiamo contrarietà all'ipotesi dell'introduzione del senso unico in via Elisa, con senso di marcia dalla porta verso l'interno. Modificare la viabilità in un momento storico difficile come questo andrebbe ad intaccare ulteriormente un equilibrio economico già debole della zona. La zona ha già dovuto affrontare l'improvvisa chiusura di diverse scuole e questo ha avuto una ripercussione estremamente negativa sull'economia delle attività. E che dire della precedente chiusura del mercato e dell'ufficio del turismo? La zona nel giro di pochi anni si è trovata ad affrontare uno stravolgimento che stà rendendo difficile la sopravvivenza delle stesse attività commerciali. Se la modifica della viabilità di via Elisa fosse stata pensata per alleggerire il traffico all'orario di entrata ed uscita delle poche scuole rimaste, a parer nostro sarebbe solo uno spostamento del problema da dentro a fuori le mura, in quanto a destra di Porta San Jacopo la congestione del traffico sarebbe inevitabile per la presenza di un complesso scolastico preesistente e di quelli trasferiti dal centro (Itc Carrara e Civitali).
La nostra Associazione esprime inoltre contrarietà all'inserimento nel Pams di telecamere - varchi di controllo, come ad esempio quello previsto all'intersezione fra via Santa Chiara e via delle Sette Arti. Questa operazione infatti permetterebbe alle auto dei non residenti di poter continuare ad effettuare il percorso oggi loro consentito. E vale a dire – nel caso portato ad esempio - la svolta a destra da via Santa Chiara in via delle Sette Arti per raggiungere piazza San Ponziano e immettersi di nuovo in via Elisa. Viceversa, la chiusura ai non residenti di via delle Sette Arti li obbligherebbe, una volta attraversata via Elisa con svolta in via Santa Chiara, ad uscire dalla zona senza possibilità di un secondo passaggio da via Elisa e piazza San Ponziano per la ricerca di un parcheggio. Con danno per le attività commerciali della zona stessa.
Sempre riguardo alla Zona Est, chiediamo inoltre di realizzare uno o due stalli per il carico e scarico delle merci a servizio delle attività all'altezza della piazzetta che si trova sul lato sinistro di via Elisa (inteso come tale per chi entra da Porta Elisa), in prossimità dell'incrocio con via Santa Chiara.
E sempre riguardo alla Zona Est, infine, chiediamo che sia per i parcheggi a stallo bianco di via Elisa che per quelli a stallo bianco di via della Quarquonia venga inserita da subito la misura del disco orario: ad oggi infatti gli stalli bianchi – privi di disco orario – sono diventati di fatto "stalli gialli" a servizio permanente dei residenti, che li utilizzano per la sosta delle loro auto. I commercianti della zona suggeriscono di riservare in cambio ai residenti gli stalli che si trovano subito a sinistra, non appena entrati all'interno di Porta Elisa.
Per quanto riguarda la Zona Sud, occorre ricordare come il parcheggio all'interno della ex caserma Lorenzini sia stato realizzato a suo tempo dalla allora Amministrazione per sostituire i posti a stallo blu perduti con la pedonalizzazione di piazza Napoleone, anch'essa collocata nella Zona Sud. Il parcheggio della ex caserma Lorenzini fu inaugurato il giorno prima della chiusura alle auto di piazza Napoleone e non ha mai accolto un solo stallo giallo. Perciò la sua chiusura – decisa nel corso della prima Amministrazione Tambellini - non ha comportato la perdita di un solo stallo giallo per i residenti, ma viceversa ha rappresentato una grossa perdita dal punto di vista dei parcheggi a servizio principalmente della Zona Sud, peraltro mai sostituiti. Per questa ragione, vista la decisione dell'Amministrazione di destinare il parcheggio della ex caserma Lorenzini ai residenti, per un totale di 60 stalli, chiediamo che un numero uguale di posti auto a stallo blu venga ricavato all'interno della Zona Sud. A tale proposito la proposta è quella di convertire gli stalli già esistenti lungo il tratto che da Corso Garibaldi conduce alla ex caserma Lorenzini: proposta, questa, già emersa nei mesi scorsi nel dibattito sul piano della sosta e dell'accessibilità.
Riguardo alla Zona Ovest, si tratta dell'area più penalizzata dai tanti posti auto a stallo blu perduti negli ultimi anni con la costruzione della rotatoria di piazzale Boccherini, la chiusura stessa della ex caserma Lorenzini e la cancellazione degli stalli all'interno di piazzale Verdi sulla salita di fianco alla ex Cavallerizza. A tale proposito chiediamo l'inserimento nel piano del progetto già annunciato nei mesi scorsi dall'Amministrazione Comunale che prevede la realizzazione di circa 80 posti auto a stallo blu al posto dell'attuale terminal dei bus, una volta che questo verrà trasferito nell'area della stazione ferroviaria. Un progetto, questo, oltremodo fondamentale alla luce delle tante incertezze che gravitano attorno al futuro della ex Manifattura Tabacchi. Il progetto in questione è già stato annunciato verbalmente alla nostra Associazione diversi mesi fa e chiediamo pertanto che venga inserito nel nuovo piano, prevedendo comunque la salvaguardia della prima fermata a piazzale Verdi di tutti i bus urbani ed extraurbani, in modo che la zona non vada a perdere un altro servizio essenziale. In tema di ex Manifattura Tabacchi, inoltre, chiediamo alla Amministrazione di predisporre un progetto alternativo di recupero del contenitore, qualora i progetti attualmente noti dovessero finire in un nulla di fatto, che preveda la realizzazione di centinaia di posti a stallo blu. Una operazione, questa, che peraltro consentirebbe al Comune e alla Società Metro di trarvi anche un beneficio economico garantito e continuativo per l'ente pubblico.
Uscendo dal centro storico, chiediamo il ripristino del sistema "a sbarra" per il pagamento della sosta nei parcheggi Palatucci e Carducci, in modo da consentire agli utenti una spesa calibrata sull'utilizzo effettivo del parcheggio e una sosta più comoda, senza l'assillo temporale che deriva dall'impiego del parcometro a monete.
Al tempo stesso, sempre riguardo l'esterno del centro storico, chiediamo che venga rimossa dal piano l'ipotesi di concedere l'utilizzo degli stalli blu della immediata periferia anche ai residenti, dietro pagamento di una quota di abbonamento dal costo contenuto. E' una certezza infatti che questa operazione finirebbe col trasformare stalli blu in stalli gialli di fatto, creando così ulteriori difficoltà di sosta e accessibilità alle attività della prima periferia e del centro storico. La recente gratuità dei parcheggi concessa dall'Amministrazione Comunale per un mese ha dimostrato in modo inequivocabile come il parcheggio a stallo blu, se reso accessibile a costo zero o irrisorio, finisce con l'essere sfruttato dai residenti anche 24 ore su 24.
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Confcommercio apprende con crescente preoccupazione le notizie riguardanti i numerosi tentativi di "spaccata" – alcuni dei quali andati a segno – che nelle ultime settimane hanno colpito numerose attività commerciali della città.
"In primo luogo – si legge in una nota – intendiamo esprimere vicinanza e totale solidarietà agli imprenditori vittime di questi furti e vandalismi. In un momento storico come questo, drammaticamente senza precedenti per le imprese, si tratta di una ulteriore ferita che fa ancora più male".
"Purtroppo – sottolinea Confcommercio – questi episodi non fanno altro che confermare quanto la nostra associazione sostiene da anni: una città priva di luci, una città con le saracinesche abbassate, una città senza i suoi negozi e le sue attività, diventa automaticamente una città vuota e buia, terreno fertile per atti criminosi, soprattutto in inverno quando le ore di luce nel corso di una giornata sono poche".
"La chiusura dei locali dalle 18 in poi e il coprifuoco – termina la nota – hanno reso da tempo spettrali le nostre città e i nostri paesi. E fra le tante conseguenze di queste misure ci sono anche quelle di avere territori a rischio dal punto di vista della sicurezza".