Rubriche
La Giornata Perfetta per Te a Lucca: Slow Living con Stile
Lucca è fatta per le giornate lente. Dentro le sue antiche mura c’è spazio per muoversi al proprio ritmo, staccare dallo stress quotidiano e godersi un po’ di libertà—senza pressioni, programmi o aspettative. Che si tratti di relax, guardare una partita o esplorare l’arte, Lucca rende facile vivere il tempo come vuoi

Commento all’intervento di Giorgio Lazzarini in Consiglio Comunale del 19 marzo scorso, in merito alla scadenza della concessione Geal Spa
Senza entrare pienamente nel contenuto dell’intervento di Giorgio Lazzarini, del quale ne rispetto la serietà e le competenze in materia, riservandomi di commentarlo soltanto parzialmente in merito a due cifre. Lazzarini dice che: “i debiti sono oltre 186 milioni di euro per Gaia e “solo” 15 milioni per Geal”

Ufficio green: le best practice da mettere subito in atto
Sono numerose le buone abitudini per un ufficio green ed eco friendly. Succede che spesso la sostenibilità ambientale e le azioni per combattere il cambiamento climatico siano inclusi…

Montascale per anziani: ecco come risparmiare subito fino al 20%
L'installazione di un montascale rappresenta una soluzione efficace per superare le barriere architettoniche e migliorare significativamente la qualità di vita delle persone anziane con difficoltà motorie

Polizze flessibili e convenienti: ecco perché le assicurazioni online sono in crescita
Da diversi anni a questa parte, le assicurazioni online stanno vivendo un periodo di forte crescita, e il motivo è chiaro: sempre più persone cercano…

Il boom del gioco d'azzardo online e il suo effetto domino economico
Il settore del gioco d'azzardo online ha registrato una crescita esplosiva negli ultimi anni, emergendo come un importante contributo all'economia globale. Con i casinò digitali sempre più accessibili,…

La redingote di Napoleone
La figura di Napoleone, anche se appena tratteggiata in penombra in uno dei tanti ritratti a lui dedicati, è immediatamente riconoscibile per due attributi iconici, il mitico cappello, noto come petit chapeau, bicorno o feluca, e la celebre redingote grigia, entrambi simboli che lo resero inconfondibile al grande pubblico

Stampa digitale su alluminio: che cos’è e perchè sceglierla
La stampa digitale su alluminio rappresenta oggi una delle soluzioni preferite quando si va alla ricerca di un supporto che sia elegante e, allo stesso tempo, resistente. Vantando numerosi punti di forza, si capisce ben presto come mai la stampa digitale su alluminio Dibond sia così apprezzata quando si tratta di far promozione o decorare ambienti sia in spazi interni, che all’aperto

Omega-3: Un supporto essenziale per i muscoli e per il recupero
I benefici degli Omega-3 si estendono ben oltre la semplice nutrizione. Chi pratica sport, sia a livello dilettantistico che professionale, può trarre vantaggio dall'integrazione di questi acidi grassi essenziali. Questo articolo esplora come gli Omega-3 possano essere un alleato prezioso nel migliorare la resistenza e accelerare il recupero muscolare

Champions League, i quarti di finale: il grande calcio entra nel vivo
La Champions League entra nella sua fase più entusiasmante con i quarti di finale, che si disputeranno tra martedì 8 aprile e mercoledì 9 aprile. Otto squadre rimaste…

- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 244
Vittoria importantissima e pesantissima dell’Inter, che nel posticipo domenicale valido per la 23^ giornata di Serie A riesce ad imporsi per 1-0 sulla Juventus. 3 punti determinanti quindi per la squadra di Inzaghi, che approfitta dell’autogol di Gatti per battere la formazione di Allegri e tentare la prima mini-fuga in campionato in vetta alla classifica.
Come raccontavano quote e pronostici su 22bet Scommesse, l’Inter era favorita e di fatti ha vinto lo scontro diretto. Perché nel calcio non si sa mai, ma superare a San Siro i nerazzurri è diventato molto difficile per tutti. Soprattutto per le squadre italiane.
Inter-Juventus 1-0, il racconto del match
Partita piuttosto noiosa e bloccata nel primo tempo, squadre invece letteralmente spaccate in due nella ripresa. Ma paradossalmente, l’unica emozione degna di nota è arrivata proprio nei primi 45 minuti.
L’Inter prende subito in mano il pallino del gioco, schiacciando la Juventus nella propria metà campo. Tanto possesso palla, anche se i pericoli dalla parte di Szczesny non sono molti. La Vecchia Signora si limita invece solo a difendersi e poi ripartire in contropiede. Sul finale di primo tempo però, i padroni di casa passano in vantaggio: palla messa in mezzo dalla destra, Thuram arriva in velocità anticipato da Gatti, che però tocca di petto in maniera maldestra facendo carambolare il pallone in rete. Finisce quindi 1-0 il primo tempo.
Nella ripresa il ritmo è molto più serrato, ma le occasioni nitide e i tiri in porta non sono comunque tanti. La Juventus alza il baricentro, ma non riesce mai a creare per davvero. Con un minimo sforzo, l’Inter regge l’urto e porta a casa il risultato. Vince quindi la squadra di Inzaghi per 1-0.
Inter in fuga in testa, la Juventus deve guardarsi alle spalle dal Milan
L’Inter tenta la prima mini-fuga in vetta alla classifica. Con questa sconfitta infatti la Juventus rimane a quota 53 punti dopo 23 partite, mentre invece i nerazzurri si ritrovano a +4. Per di più, la squadra di Inzaghi deve ancora recuperare una partita per via degli impegni in Supercoppa Italiana – contro l’Atalanta. Potenzialmente dunque l’Inter si trova a +7 sui bianconeri secondi.
D’altra parte, la squadra di Allegri deve guardarsi anche alle spalle. Il Milan infatti è riuscito a vincere in rimonta nel finale contro il Frosinone, e quindi ha confermato il suo terzo posto avvicinandosi al secondo. Il Diavolo conta infatti 49 punti nelle prime 23 gare, a -4 dai bianconeri con ancora lo scontro diretto da giocare. La quarta in classifica è invece lontana, quindi la squadra di Pioli può davvero puntare solo alla Juventus.
- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 750
Può il cibo diventare blasfemo? Sì, quando usiamo gli alimenti – i loro nomi – in chiave parodistico-metaforica e li facciamo diventare occasione di ironia, sarcasmo e dileggio nei confronti della Chiesa e delle sue verità, contro il suo potere millenario e i suoi esponenti, dai più alti, cardinali e vescovi, ai semplici preti di campagna. Spesso, fin troppo spesso, inadeguati, se non peggio, rispetto alla grandezza dei princìpi ispiratori e alla nobiltà degli ideali fondativi della casa del Signore: la carità, la povertà evangelica, l’amore per il prossimo, segnatamente per quello collocato agli ultimi gradini della scala sociale.
Così, al cibo e alle sue parole, deformate e rese grottesche, hanno fatto ricorso le classi subalterne – ma non solo – per le loro polemiche anticlericali, visibili e meno visibili. Un’operazione provocatoria di delegittimazione della Chiesa e dei religiosi praticata da filoimperiali ghibellini, liberi pensatori, ambienti colti col desiderio di divertirsi alle spalle degli ecclesiastici percepiti come rozzi, ignoranti, superstiziosi… Ecco, per esempio, una parodia della pratica della confessione, parte centrale del sacramento della penitenza, il più importante nel controllo massivo delle anime:
“E me confesso a madona Sancta Galina,
la qual fa grasso la cusina –
a madona Sancta Oca,
che anche quando lì
al nostro divoto padre messer San Faxan,
se ge no actuo (oggi), no ge n’ho doman…”
Ma il più scellerato camuffamento della credenza religiosa lo troviamo nel celeberrimo “credo” pronunciato da Margutte nel poema eroicomico in ottava rima, Il Morgante di Luigi Pulci (1432-1484) che, nato da una nobile famiglia fiorentina decaduta, è poeta bizzarro e polemico, attivo presso la prima corte di Lorenzo il Magnifico. La trama, piuttosto complicata, si rifà, irridendole non poco, alle convenzioni proprie della letteratura cavalleresca: il paladino Orlando, eroe senza macchia né paura, è costretto ad allontanarsi dalla corte di Carlo Magno a causa delle bugie propalate ad arte sul suo conto da Gano di Maganza, il traditore per eccellenza. Ridotto a cavaliere errante, il Nostro capita presso un convento assediato da tre giganti: ne uccide due e, a suon di botte, convince al cristianesimo il terzo, Morgante appunto, e ne fa il suo scudiero. Zelante come tutti i neoconvertiti, Morgante prosegue la missione di Orlando, riparando i torti nel segno del Signore, armato di un battaglio di campana: protegge pulzelle, libera nobili prigionieri ingiustamente detenuti, evangelizza i pagani... Fino a che, un giorno, in viaggio verso Soria, incontra un brutto ceffo che attira la sua attenzione e che gli si presenta così:
“... Il mio nome è Margutte ed ebbi voglia anch’io d’esser gigante. Poi mi penti’ quando al mezzo fu’ giunto; vedi che sette braccia sono appunto”.
Insomma, un gigante-nano dallo sviluppo interrotto, alto solo quattro metri invece della tradizionale misura di otto. A lui, come di consueto, Morgante rivolge la domanda che di solito precede la conversione forzata: “Sei cristiano, saraceno o addirittura pagano?”
E Margutte, di rimando, con laica spregiudicatezza che sconfina in una marcata eterodossia, sostituisce la religione della ghiottoneria a quella cattolica:
Rispose allor Margutte: - A dirtel tosto,
io non credo più al nero ch’a l’azzurro,
ma nel cappone, o lesso o vuogli arrosto;
e credo alcuna volta anco nel burro,
nella cervogia, e quando io n’ho, nel osto,
e molto più nell’aspro che il mangurro;
ma sopra tutto nel buon vino ho fede,
e credo che sia salvo chi gli crede;
e credo nella torta e nel tortello:
l’uno è la madre e l’altro è il suo igliuolo;
e ’l vero paternostro è il fegatello,
e posson esser tre, due ed un solo,
e diriva dal fegato almen quello.
E perch’io vorrei ber con un ghiacciuolo,
se Macometto il mosto vieta e biasima,
credo che sia il sogno o la fantasima;
E la parola colorita e corposa, plebea e materiale, accentua la tensione polemica verso le fedi religiose consacrate e apre la strada ad altri stravaganti, caustici, capolavori eroicomici come il Baldus del Folengo (1491-1544) e soprattutto il Gargantua e Pantagruel di Rabelais (1494-1553). Ah, dimenticavo: morto a Padova nel 1484, il Pulci fu sepolto in terra sconsacrata come eretico.