A.S Lucchese
Baratro Lucchese, la rabbia della Curva Ovest: striscioni in tutta la città
Non che ormai, purtroppo, ci fossero più dubbi da giorni al riguardo. Adesso però è anche ufficiale: la Lucchese non parteciperà al prossimo campionato di Serie C. E…

Crac Lucchese, il Comune si riprende la gestione dello stadio Porta Elisa
A seguito delle vicende che hanno condotto al fallimento della società Lucchese 1905,…

Lucchese verso l’abisso, il vicesindaco Barsanti: “Tanta amarezza, il Comune ha fatto tutto il possibile”
Caso Lucchese, prende la parola il vicesindaco Fabio Barsanti. Dopo il lungo comunicato con il quale il presidente di Affida Stefano Grassi, martedì scorso, ha sostanzialmente annunciato la…

14 punti di penalizzazione e debiti due o tre volte superiori al previsto: ecco perché Affida non può prendere la Lucchese
Una giornata bestiale per i colori rossoneri: la maxi-penalizzazione e l'ammontare dei debiti sportivi hanno messo spalle al muro la società finanziaria che da anni aiuta la Lucchese a restare a galla. L'amministratore unico Stefano Grassi spiega i motivi di un probabile dismissing

120 anni in rossonero, la città premia la squadra e presenta le iniziative per l'anniversario
La Lucchese 1905 rappresenta, da quasi 120 anni, non solo i suoi tifosi, ma tutta una città. Un legame forte che, in tutto questo tempo, ha regalato tante gioie ma ha riservato anche tante delusioni

"Lucchese 1905: più di una squadra. È la nostra città. È la nostra storia"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento inviatoci da una giovane supporter rossonera amareggiata per quanto accaduto e per il rischio di vedere scomparire la sua squadra del cuore dal calcio professionistico

La Lucchese è fallita (e l'amministrazione comunale celebra i 120 anni dalla fondazione)
Quello che tutti temevano, ma che noi sapevamo essere imminente, è accaduto. La Lucchese 1905 è fallita. Questa mattina è stata depositata la sentenza e, adesso, si può…

Lucchese, in tribunale un incontro che lascia tutti col fiato sospeso
C'erano tutti. O quasi, Perfino Benedetto Mancini, l'attuale proprietario della Lucchese, romano, sessantenne, che l'ha comprata per 1 euro, collegato in remoto da Roma. Incredibile, la città di…

Gorgone esulta: "Noi abbiamo fatto il nostro dovere, adesso speriamo lo faccia anche qualcun altro"
Serviva una vittoria, con qualsiasi risultato, e così è stato. Con un gol di Badje all’88 la Lucchese, in virtù del miglior piazzamento in classifica, ha avuto la meglio su un coriaceo Sestri Levante e ha ottenuto una salvezza che, ad un certo punto, sembrava potesse sfuggirle

La Lucchese si salva sul campo battendo il Sestri Levante all'ultimo minuto:
Con un gol di Badje allo scadere del secondo tempo, la Lucchese centra quella vittoria che le serviva per centrare la salvezza. Ma quanta sofferenza

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La Lucchese 1905, a seguito di alcune dichiarazioni apparse sui quotidiani locali, in merito alla situazione di un tesserato della Scuola Calcio a cui sarebbe stata negata la richiesta di svincolo, ci tiene a precisare quanto segue:
Il Campionato Esordienti Provinciali 2013 ha preso il via il 13 ottobre. In data 24 ottobre, il Castelnuovo ha inoltrato, tramite PEC, una richiesta di svincolo a nome dei genitori del giovane atleta, facendo riferimento all'articolo 42 delle NOIF della FIGC. Tale articolo prevede la possibilità di revoca del tesseramento per motivi eccezionali su determinazione del Presidente Federale.
Lo stesso giorno, la Lucchese ha contattato il Castelnuovo, chiarendo che la richiesta avrebbe dovuto essere inviata direttamente al Presidente Federale, con una spiegazione dettagliata delle ragioni alla base della domanda di revoca del tesseramento.
Di conseguenza, i genitori hanno presentato la richiesta a Roma, che ha risposto alla Lucchese e alla famiglia con un rifiuto motivato. La risposta riportava quanto segue: “La motivazione indicata nella richiesta circa la difficoltà logistica familiare non è documentata e rappresenta una condizione che avrebbe dovuto essere valutata prima della sottoscrizione del tesseramento; pertanto, non riveste il carattere di eccezionalità richiesto dalla normativa”.
Nella stessa comunicazione, è stato citato l’articolo 109 delle NOIF, che stabilisce che un atleta può essere svincolato qualora non sia stato inserito nella distinta ufficiale per almeno quattro gare ufficiali consecutive entro il 30 novembre. Tuttavia, tale articolo non è applicabile in questo caso, poiché il giovane ha preso parte alle partite contro Porcari (13 ottobre), Seravezza (19 ottobre) e Atletico Lucca (27 ottobre), ricordiamo che il campionato è iniziato il 13 ottobre. La gara successiva, prevista per il 3 novembre contro il Castelnuovo, è stata rinviata per motivi logistici legati ai Comics. A seguito di ciò, sono sopraggiunte le richieste dei genitori, e il ragazzo non è stato convocato per l’incontro successivo contro il Lido di Camaiore.
È necessario chiarire anche che, essendo il giovane tesserato con la Lucchese 1905, la società è responsabile per eventuali infortuni o problematiche che possano insorgere durante gli allenamenti e le partite. Per permettere al ragazzo di allenarsi con un altro club, è indispensabile che quest’ultimo comunichi formalmente alla società titolare del tesseramento, che si assume tutte le responsabilità per eventuali problematiche o infortuni relativi al tesserato.
Ad oggi, tale richiesta non è pervenuta, impedendo così alla Lucchese di venire incontro alle esigenze della famiglia. Nonostante queste vicende, la Lucchese si
è ufficialmente impegnata già in data di ieri, 14.11.2024, attraverso una comunicazione inviata alla Federazione e, per conoscenza al Castelnuovo, (società tramite la quale la famiglia del giovane aveva formulato la richiesta di svincolo), a inserire il ragazzo nelle liste di svincolo che apriranno dal 2 all'11 dicembre. Fino al 12 dicembre, per normativa federale, il giovane non potrà firmare con nessun’altra società e, nel frattempo, rimane comunque autorizzato a giocare con la Lucchese.
Dunque, la Lucchese 1905 ha manifestato la massima disponibilità verso le esigenze rappresentate dal giovane atleta e dalla sua famiglia, nei limiti di quanto è consentito dalle normative federali e nel rispetto delle indicazioni rese sul caso specifico dal Segretario della F.I.G.C. - Settore Giovanile e Scolastico
con comunicazione Prot. 12345/SS 24-25 del 11.11.2024.
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Una storia di ordinaria tristezza. Una vicenda che vede coinvolto il calcio giovanile, nella fattispecie il settore giovanile rossonero da un lato e, dall'altro, un ragazzino che milita nella formazione degli Esordienti della Lucchese 1905. Un bimbo o poco più innamorato del pallone e che pochi giorni fa, di fronte alla richiesta della professoressa di italiano di buttare giù una poesia dedicata al proprio amore, ha scritto una quartina dedicata al calcio, l'unico amore che ha, ma che, al momento, non può abbracciare avendogli la società di patron Bulgarella negato anche la possibilità di allenarsi.
Protagonista suo malgrado di questo episodio da libro cuore si, ma alla rovescia, è un ragazzino che vive con la famiglia in quel di Corfino, alta anzi, altissima Garfagnana. Milita nelle squadre giovanili della Lucchese 1905 e si allena, anzi, si allenava, a Saltocchio presso il locale impianto sportivo insieme ai suoi coetanei. Tuttavia la sua vita è massacrante dovendo andare a scuola, quindi allenarsi e anche studiare e il tutto facendo su e giù dalla Garfagnana a Lucca e viceversa. Arriva a casa distrutto e con lui anche i genitori, che assecondano il suo desiderio di giocare a calcio, non ce la fanno più.
Presentano, così, una richiesta di svincolo alla società rossonera, ma a questo punto esplode il caso. Il 4 novembre il giovane calciatore scende a Saltocchio, ma un adulto, in rappresentanza della società, gli dice che non solo non avrà il nullaosta, ma che da quel giorno lui non si allenerà più e così dicendo gli vieta l'accesso al campo. Una sorpresa bruttissima che mortifica il ragazzo.
I genitori avevano fatto richiesta di nullaosta e di conseguente svincolo per motivi scolastici e di lontananza dall'impianto, tutte cose evidenti e comprensibili anche a chi non possiede una laurea in materie calcistiche, ma, soprattutto, in umanità. Niente da fare, da quell'orecchio alla Lucchese non ci sentono e i responsabili del settore giovanile dicono niet e lo ribadiscono.
A questo punto la famiglia è costretta a rinunciare a far allenare il figlio che aveva già chiesto di potersi aggregare alla società del Castelnuovo Garfagnana molto più vicina e accessibile ottenendo il via libera dalla medesima. Ed era stata proprio la società gialloblu a chiedere la liberatoria.
Di fronte al rifiuto netto della Lucchese, non è rimasto altro da fare ai genitori che rivolgersi ad un legale, l'avvocato Ugo Mazzei del foro di Lucca affinché tutelasse le ragioni del giovanissimo calciatore non tanto per ottenere chissà quale risarcimento, quanto per garantirsi la possibilità, a dicembre, di ottenere lo svincolo dalla federazione d'ufficio come avviene in questi casi.
Tuttavia il ragazzino di Corfino resterà un mese senza potersi allenare non solo e non soltanto con la nuova formazione gialloblù, ma, addirittura con la Lucchese società cui appartiene, ma che, per ripicca, preferisce lasciarlo fermo nemmeno si trattasse di una punizione e nonostante siano evidenti i problemi logistici che si trova, con la famiglia, a dover affrontare quotidianamente.
A noi questa storia appare inconcepibile e ci domandiamo come sia possibile che un esperto di calcio nonché neo direttore tecnico del settore giovanile della Lucchese Antonio Bongiorni non abbia compreso la situazione e rilasciato regolare nullaosta per far allenare il ragazzo con il Castelnuovo Garfagnana. Tutto per il bene di un ragazzino innamorato del pallone.