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Garibaldi chi?
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Giocatori Flop in Serie A Esplosi all'Estero
Ogni giocatore che approda nel nostro campionato, dopo qualche giornata, ripete lo stesso mantra: “la Serie A è un campionato molto tattico”

Derubata in casa mentre era in vacanza, l'amarezza di una insegnante abitante a San Concordio
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Il centro storico ridotto ad uno... zoo: la protesta di una residente
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Tennis moderno: come cambia il gioco, tra tornei e online
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Ripple (XRP) e Dogecoin (DOGE): gli investitori scelgono RI Mining Cloud Mining, guadagnando $25.000 al giorno
Recentemente, con il rialzo simultaneo dei prezzi di XRP e DOGE, il mercato delle criptovalute ha rapidamente riconquistato popolarità. I dati mostrano che Dogecoin è tornato al livello…

Elogio a Goffredo Fofi
Se si facesse un sondaggio, tra gli italiani, su quanti conoscessero Goffredo Fofi, su quanti lo abbiano letto o su quanti sapessero almeno chi fosse, credo che non si arriverebbe ad una percentuale a doppia cifra!

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Chi è il ragazzo col cappuccio? Semplice, basta osservare le immagini della serata balzata agli onori della cronaca a Porta dei Borghi per non parlare dei calci sferrati ad un portone in via Roma. Ecco, adesso questo ragazzo spiega perché ha fatto quel che ha fatto:
Ebbene sono io il ragazzo che si vede in primo piano nei video circolati nei giorni scorsi nella piazzetta di Lucca.
Non so se sto scrivendo una confessione, un testamento o una letterina a babbo natale.
Non ho tutte le certezze del mondo come la miriade di persone che ci hanno insultato sui social, certo è che, come il ragazzo che ha spaccato quel portone o quella vetrina abbia usato violenza, anche chi ha scritto certe cose ha usato violenza; chi ha pubblicato quei video che hanno fatto tanto scalpore senza oscurare i volti, ha fatto violenza.
Più che violenza penso che siano esternazioni di odio: un odio che dilaga sui social, e si sublima in una situazione surreale globale (che non accenna a placarsi) e che viviamo tutti da quasi un anno.
Ammettendo le mie colpe (e penso tutti quelli che erano in quel momento e in quel luogo lo faranno) dico che il comportamento tenuto è senza dubbio incosciente, viola tutte le disposizioni anti-contagio, e per questo condannabile a priori senza il minimo dubbio; questa è una certezza che condivido con i leoni da tastiera.
Non condivido le esternazioni fatte verso i miei genitori come se fossero loro i responsabili delle mie azioni: ho 30 anni e se faccio delle sciocchezze l’ho scelto io; e io ne rispondo.
Non condivido la narrazione di uno scontro generazionale tra giovani e meno giovani. A parer mio gli imbecilli sono di tutte le età, genere, razza e orientamento sessuale.
Non condivido il comportamento di alcuni politici e c.d. “influencer” che cavalcano l’onda mediatica generata dalla situazione, in cerca di attenzione e consensi elettorali.
Non condivido il passaggio in prescrizione del processo sulla strage di Viareggio, ignorata da tutti i miei “concittadini perbenisti” e così rispettosi delle regole che sono andati in massa in montagna per vedere due fiocchi di neve intasando la strada.
Non condivido l’atteggiamento di “puntare il dito contro l’altro”, come la nostra classe dirigente ormai ci ha tristemente abituato.
Non condivido l’attacco all’assessore alla pubblica sicurezza, che nelle recenti dichiarazioni ha ammesso che gestire una situazione del genere con il “pugno di ferro poliziesco”, inneggiato dai leoni da tastiera, avrebbe solo peggiorato la situazione.
Non condivido la multa e la chiusura forzata dei locali della piazzetta; anzi ritengo ignobile che vengano attuati simili provvedimenti in un momento del genere; invito anzi ad una “colletta” chiunque si senta contrario a tale provvedimento. Oltre ad ovviare al nostro comportamento dimostreremo che questi “giovani” sono molto più solidali delle “istituzioni”.
Sono un “giovane” di trent’anni che lavorava a Milano e che ovviamente è dovuto tornare alla base perché la situazione… vabbè, risparmio la solita tiritera che ascoltiamo tutti i giorni al telegiornale (non vorrei nemmeno finire da Barbara d’Urso).
Mi sento perso come tutti quelli che erano in quella piazza, e per due ore come per magia, erano tornati ad un anno fa’… quando sarebbe stato “anche normale” fare così; ma purtroppo oggi è, giustamente, motivo di scandalo.
Mi sento perso perché se già prima il futuro era incerto, oggi, lo è ancora di più.
Mi sento perso come tutti voi, ma penso che l’odio e chiedere la testa di qualcuno per placare l’opinione pubblica non sia la risposta.
Penso che alcuni abbiano sfogato la propria rabbia in un modo, altri in un altro.
Come avrete notato non condivido molte cose: ma penso che in tantissimi provino rabbia proprio come me.
Con questa lettera sto cercando, forse, di incanalarla in qualcosa di meglio di quello che ho fatto venerdì;
Forse, sto facendo la vittima;
Forse, sto cercando notorietà;
Forse, sto cercando di far venire dei dubbi a chi è pieno di certezze, ed offende i miei genitori;
Forse, la perfezione è solo di Dio;
Le risposte le avete voi… continuate a sparare, non sia mai che qualcuno si desti a causa del rumore.
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Francesco Colucci di Riformisti per Italia Viva attacca frontalmente l'assessore regionale Stefano Baccelli del Pd a proposito del convegno di rigenerazione urbana organizzato in piazza S. Francesco:
La prima uscita pubblica del nuovo assessore regionale lucchese Baccelli, il convegno sulla "Rigenerazione urbana" è stata una Caporetto.
Dapprima costretto a scusarsi per aver invitato al convegno un solo parlamentare del territorio, guarda caso del Pd e suo sponsor politico, costringendo anche la Fondazione CRLucca a prenderne le distanze.
Bacchettato poi duramente dal suo collega assessore regionale della Toscana alle politiche sociali, Spinelli che lo ha accusato pubblicamente di: "Scarsa conoscenza del patrimonio residenziale pubblico".
Un convegno sulla rigenerazione urbana, in salsa Pd, sostenuto dalla Fondazione CRLucca, in mezzo al guado del progetto della manifattura, assieme al sindaco Tambellini, che dà del "ridicolo e tragico" ad altri anziché guardarsi allo specchio, per i suoi comportamenti amministrativi.
Pur di trovare una foglia di fico sulla contestata operazione "Coima" si cerca di coinvolge la Regione Toscana in squallide manovre di sostegno, sacrificando la correttezza Istituzionale e l'unità della giunta regionale toscana.
Crediamo che l'assessore Baccelli farebbe bene ad occuparsi dei suoi compiti in Regione visto che non ha ancora mosso un dito per fermare il "blocca tutto" presidente sindaco Menesini, per sbloccare i lavori degli assi viari, del nuovo ponte sul Serchio, del raddoppio della ferrovia, del casello di Mugnano.
A livello nazionale sono Conte e i 5Stelle a bloccare miliardi di lavori pubblici: in Lucchesia, è il Pd.
Sono del Pd il ministro dei lavori pubblici, l'assessore regionale alle infrastrutture, il presidente della Provincia, i sindaci di Lucca e Capannori. Se i lavori previsti nel nostro territorio, già finanziati da anni, non partono, v'è solo un responsabile: il Pd.