Cronaca
Al via in sei scuole di Lucca il progetto "Rise! Storie in Movimento" realizzato dal Lucca Film Festival
Al via in sei scuole di Lucca il progetto "Rise! Storie in Movimento" realizzato dal Lucca Film Festival: una web serie, 5 podcast e articoli rin formato blog per contrastare la dispersione scolastica. Un progetto realizzato nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura
I “venti di cultura” soffiano su Lucca: inaugurata la ventesima edizione di LuBeC
Venti sono gli anni, ma sono anche i venti di cultura che soffiano costanti sul nostro mondo e in particolare, almeno in questi giorni, su Lucca: sono nozze di porcellana tra la nostra città e LuBeC- Lucca Beni Culturali, l’incontro annuale organizzato da Promo PA Fondazione e sostenuto dagli enti del territorio, dalla regione Toscana e dal ministero della cultura
Sistema Ambiente lancia bando per l'assunzione di un dirigente amministrativo: ce n'era davvero bisogno?
Lo avevano detto, lo hanno fatto. Sistema Ambiente spa, la società partecipata del comune di Lucca che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ha appena firmato, attraverso il…
Aperte le iscrizioni per la nuova edizione del Premio Mario Tobino per le scuole medie e primarie della provincia di Lucca
Il concorso "Mario Tobino" per le scuole è rivolto alle classi 4° e 5° delle scuole primarie e secondarie di I grado della provincia…
La mostra fotografica "Lucca e le istituzioni" si sposta a palazzo Guinigi
La mostra fotografica "Lucca e le istituzioni" si sposta a palazzo Guinigi Grazie a un accordo fra Comune di Lucca e Amici dell'AFL resterà visitabile nei locali del palazzo restaurato fino alla fine del mese
Lucca Riscossioni e Servizi dismette una Panda del 2013 a gasolio. L'offerta dovrà pervenire entro il 31 Ottobre e l'auto può essere visionata
La società Lucca Riscossioni e Servizi ha messo in vendita, con un avviso pubblico di alienazione di veicolo usato, una Panda del 2013 a gasolio. Il mezzo, che…
Anticorruzione e antiriciclaggio: torna l'appuntamento con la Giornata delle Professioni
"Anticorruzione e antiriciclaggio: attualità e prospettive": sarà questo il tema dell'edizione 2024 della Giornata delle Professioni - organizzata dal Comitato delle professioni ordinistiche della provincia di Lucca - che torna nella Chiesa di San Francesco venerdì 18 ottobre, a partire dalle 15
Grande successo per il concerto inaugurale dell’anno scolastico della Toscana all’insegna di Giacomo Puccini: oltre 600 persone al teatro del Giglio
Oltre 600 studenti, insegnanti e personale scolastico ha preso parte, questa mattina, al Concerto inaugurale dell’Anno scolastico organizzato a Lucca, per il secondo anno consecutivo, dall’Ufficio Scolastico per…
Sabato 12 a Villa Bottini. LUCCAUTORI Giacomo Puccini e le mostre di LuccAutori. Trent'anni di immagini del festival e le opere dei ragazzi del liceo Passaglia
Sabato 12 ottobre alle 10 nella sala conferenze di Villa Bottini, Herman Cole presenta "Caro Giacomo ... Cher Edgar". Se Edgar Tinel e Giacomo Puccini fossero stati amici di penna...
Rinasce a nuova vita l'antico organo di Mutigliano su cui suonò il giovane Giacomo Puccini
Lo strumento, che non suonava da oltre 50 anni, è stato restaurato grazie al contributo del Comitato per le celebrazioni pucciniane, del Cei e della Parrocchia. Il 12 ottobre alle 21.00 concerto inaugurale a ingresso gratuito
Mese dell'affido: domenica 13 ottobre "La miglire versione di me" al Teatro Artè a Capannori
Dopo il tutto esaurito di domenica al Teatro del Giglio per lo spettacolo di Federica Sassaroli "La gabbianella e il gatto", proseguono le iniziative del Mese dell'Affido
Progetto "Carambole": nuovi eventi per sensibilizzare i giovani e la comunità sui rischi legati all'incidentalità stradale, alcol e droghe
Il progetto Carambole va avanti: nuovo calendario di eventi per il progetto lanciato dal comune di Lucca a marzo di quest’anno nell’ambito delle azioni finanziate dal Dipartimento politiche antidroga, con lo scopo di promuovere presso i giovani e le loro famiglie la prevenzione e il contrasto all’incidentalità stradale legata all’uso di alcol e droghe
Giovane marocchino ruba vestiti e scarpe da Pittarosso a San Concordio: trovato e denunciato dalla polizia
La polizia ha denunciato un marocchino presunto autore di un furto aggravato in concorso, avvenuto in un noto esercizio commerciale di Lucca. Nella giornata di ieri, alle ore…
Al via la XX^ edizione di LuBeC - Lucca Beni Culturali
Nella giornata inaugurale gli studenti di Caivano suoneranno l'Inno d'Italia, mentre Giordano Bruno Guerri e Paolo Nori dialogheranno sulla cultura nella prossima Europa. Al Real Collegio anche uno speciale su Puccini nell'anno del Centenario con il Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Carlo Fuortes
ADM e GdF: al porto di Livorno sequestrate e distrutte oltre 2 tonnellate di gelati non conformi alla normativa sanitaria scortati da documentazione falsa
L’importante operazione a tutela della salute pubblica, che ha portato al sequestro e alla distruzione di una partita di gelati a cono e a stecco per oltre 2.000 kg, è il frutto della stretta collaborazione operativa tra l’Ufficio delle Dogane di Livorno, l’UVAC PCF Toscana – Sardegna del Ministero della Salute e la Guardia di Finanza di Livorno
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Di questi tempi trovare un intervento di esperti che sia anche equilibrato è merce rara
Sembra partita una corsa tra esperti a chi prefigura scenari più disastrosi; probabilmente, ha inteso aggiudicarsi il primo posto undisputed il professor Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo dell' Oms e consulente del ministero della Salute, che allegramente ha comunicato su tutti i giornali che il Coronavirus potrebbe infettare il 60% degli Italiani provocando più di 1 milione di morti, l’avrà fatto per dare una mano al Paese a non piombare nel baratro del terrore irrazionale ed inefficace, e non certo per vivere il proprio quarto d’ora di gloria e fama.
Visto che ad oggi per fortuna il dato del Ricciardi è solo un’ipotesi sarebbe interessante sapere la base scientifica che ha portato Ricciardi a comunicare urbi et orbi uno scenario da più di 1 milione di morti solo in Italia, il che ad oggi! (non in futuro) avrebbe già dovuto, se applicato alla Cina paese da 1,4 miliardi di abitanti, generare numeri alla mano alcune centinaia di migliaia di morti. Per fortuna di tutti e dei Cinesi, ed a dispetto dell’allegro Ricciardi, il coronavirus grazie alle misure messe in atto dal Governo Cinese, sembra aver rallentato la sua corsa ed ormai da un paio di settimane, si registra un numero ridottissimo di nuovi casi, molte guarigioni e pochi (per fortuna) nuovi decessi come evidenzia il grafico, sperando che il Ricciardi non se la prenda a male (analoga evoluzione si sta verificando per fortuna a Codogno).
D’altronde la linea della responsabilità, della oggettività e del non allarmismo ingiustificato non paga, perché appena qualche esperto si è azzardato a fare delle considerazioni non terroristiche, un branco di colleghi, sciacalli del terrore, si è tuffato sul malcapitato per azzannarlo alla gola.
Vedi il caso della polemica a distanza tra Roberto Burioni e Maria Rita Gismondo, che dirige Microbiologia clinica, virologia e bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. Lo Sborione ha deciso di azzannare ripetutamente la dottoressa Gismondo, rea di “non terrorismo”, con documentati articoli su note riviste scientifiche quali Twitter e sempre sulla stessa rivista non ci ha fatto mancare le sue riflessioni su argomenti cruciali in questo periodo per il Paese come “Forza Lazio e abbasso la Roma”, il che ha fatto esplodere i likes giustamente guadagnati.
Questa fa pensare che in Italia una informazione seria, pacata e responsabile accompagnata da misure di Governo e Regioni serie e responsabili non possano essere disgiunte dal terrorismo sociale dannoso e inutile, spacciato per tutela della salute dei cittadini. Si ritiene forse che gli Italiani per rispettare quanto previsto da un Decreto debbano essere terrorizzati ogni 5 minuti urlando loro ad un orecchio “attento che potresti morire tu e/o qualche tuo parente”.
Degli scenari degli scienziati da social media che ogni volta prefigurano pandemie da milioni di morti diffido, basta ricordare che cosa dicevano e scrivevano a proposito della mucca pazza, dell’aviaria, della SARS, della febbre suina, anche in quei casi inondarono internet e stampa con scenari a dir poco spaventosi. Li manderei tutti a lavorare, per essere un po’ utili, con i loro colleghi che in silenzio stanno lavorando oggi negli ospedali italiani.
Tornando invece ai dati ufficiali (fonti: Johns Hopkins University pubblicati dal Corriere della Sera e Dipartimento della Protezione Civile – 13 marzo) rilevati e pubblicati, relativi all’ Italia, presentano sostanziali anomalie rispetto a quelli di tutti gli altri paesi europei, e non, per quanto riguarda il tasso di letalità (numero di decessi/numero di malati) il che ha una diretta conseguenza negativa sulla valutazione e sulla percezione diffusa del rischio di morte da coronavirus.
(13 marzo 2020) | Contagiati | Deceduti | Tasso di letalità |
Italia | 17.660 | 1.266 | 7,17% |
Germania | 3.156 | 6 | 0,20% |
Francia | 2.882 | 61 | 2,21% |
Spagna | 4.334 | 122 | 2,81% |
Cina | 80.945 | 3.118 | 3,85% |
Korea del Sud | 7.979 | 66 | 0,82% |
Iran | 11.364 | 514 | 4,52% |
Giappone | 639 | 16 | 2,50% |
(13 marzo 2020) | Contagiati | Deceduti | Tasso di letalità |
Lombardia | 9.820 | 890 | 9,06% |
Emilia-Romagna | 2.263 | 201 | 8,88% |
Piemonte | 840 | 46 | 5,47% |
Veneto | 1.595 | 42 | 2,63% |
Marche | 725 | 27 | 3,72% |
La semplice lettura di questi numeri non può non generare qualche considerazione e qualche interrogativo che influisce direttamente sulla percezione di rischio che avverte ciascuno di noi
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Perché il coronavirus è così drammaticamente più letale in Italia degli altri paesi, Europei e non?
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Perché il coronavirus è così più letale in Lombardia (il tasso di letalità del SARS-CoV, coronavirus che si è diffuso da novembre 2002 a luglio 2003 è 9,6%) rispetto alle altre regioni italiane?
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I protocolli per il ricovero e per la dichiarazione di causa del decesso sono omogenei sul territorio nazionale? e sono stati comparati con quelli utilizzati negli altri paesi europei che hanno numeri e indicatori nettamente differenti dai nostri ma un Sistema Sanitario simile?
Ma qualche riflessione e critica la dobbiamo rivolgere anche a noi stessi ed all’altalenante valore che diamo alla vita, che sembra essere più dettato dalla momentanea risonanza dell’evento che non dal numero delle vite in gioco (1 non vale 1), partendo dal riflettere su un caso specifico.
A Roma di recente sono morte a causa di un incidente stradale due ragazzine investite da un ragazzo che guidava l’auto. Se ne è parlato per giorni e giorni in tv, sui giornali e su Internet per pietas o invece perché era coinvolto un personaggio noto?
Sembrerebbe più la seconda ipotesi perché solo nella provincia di Roma, muoiono ogni anno tra le 200 e le 250 persone, moltissimi giovani, in incidenti stradali e non gliene fotte un cazzo a nessuno, né in tv, né sui giornali né su internet.
E questo ci porta a ragionare per capire se e quanto siano applicabili al Coronavirus ed alla risonanza che sta avendo sui media le argomentazioni contenute nel libro di Gianroberto Casaleggio “Il web è morto, viva il web” scritto nel 2001 che convertì l’odiatore (hater) di computer e di tutto ciò che era digitale, Beppe Grillo portandolo ad abbracciare la scienza (non la religione) di Internet.
Appare cioè, come in parte prefigurato nel lontano 2001 da Casaleggio, che una società nel suo complesso si faccia guidare nei sentimenti, compassione, paura, terrore, gioie e le conseguenti scelte (sto a casa – non sto a casa), non dai fatti pure noti, ma dalla rappresentazione dominante che ne viene data.
Altrimenti non si spiega perché in un paese come l’Italia di oltre 60 milioni di abitanti, una malattia che tocca 17.000 persone e provoca circa 1,250 morti, sugli scenari futuri si è argomentato in precedenza, con
Diffusione | 1 malato ogni 3.500 abitanti |
Mortalità | 1 deceduto ogni 48.000 abitanti |
(N.B. Nell'Unione europea, secondo la definizione adottata dal programma d'azione comunitario sulle malattie rare 1999-2003, si intendono per malattie rare tutte quelle patologie che presentano una prevalenza inferiore a 5 casi ogni 10 000 persone ( 1 malato ogni 2.000 abitanti)
e quindi oggi tecnicamente è una malattia rara, genera una diffusa paura quotidiana in tutti i 60 milioni di Italiani come se fosse il primo e unico rischio di morte oggi. Forse influiscono su questo anche piccoli dettagli come il classificare una persona che prende il virus stagionale quale influenzato mentre se prende il Coronavirus è un contagiato, termine che evoca in ciascuno di noi scenari meno rassicuranti.
Tutto ciò è razionale? Forse no perché i dati, ci dicono che in Italia ogni anno circa il 9% della popolazione è colpito dall’influenza, (circa 5,4 milioni di italiani) e si hanno circa 9.000 decessi, calcolando anche chi ha sviluppato complicanze gravi a causa dell’influenza, come riportato dall’Istat sulla base delle informazioni fornite dal SSN (https://www.istat.it/it/files/2017/05/Report-cause-di-morte-2003-14.pdf)
“Normalmente” ogni anno muoiono per influenza e polmonite 9.000 persone ed è la 14esma causa di morte nella terribile classifica. Badate bene ogni anno, non una tantum!!
Come mai negli anni passati, non sono state adottate misure neanche lontanamente paragonabili a quelle attuali pur con un numero di decessi così elevato, e peraltro preventivabile, dovuto a un virus influenzale ampiamente conosciuto? Ma soprattutto come mai 9.000 individui sono passati all’altro mondo nella indifferenza generale senza l’attuale ansia e paura diffuse?
Il prossimo anno nel caso in cui l’influenza stagionale superi le soglie di più di 20.000 influenzati e più di 1.000 morti saranno prese misure analoghe a quelle adottate quest’anno per il coronavirus ma soprattutto se ne parlerà h24 in televisione, radio, stampa e media?
Ma questa nostra altalenante sensibilità è messa alla prova da innumerevoli morti che non entrano nel raggio della comunicazione dominante, un altro caso?... in Italia ci sono 125.000 contagiati con l’AIDS, 3.500 nuovi casi all’anno e circa 600 morti all’anno quindi con
Diffusione | 1 malato ogni 480 abitanti |
Mortalità | 1 deceduto ogni 100.000 abitanti all’anno |
Numeri tutto sommato non uguali ma comparabili con quelli attuali del coronavirus, come mai questi malati e morti passano nella assoluta indifferenza generale? o qualcuno di noi sta a casa, non va la lavoro, non stringe la mano per paura dell’aids? E soprattutto c’è qualcuno che vive uno stato di ansia o di terrore per l’Hiv pur con numeri comparabili al Coronavirus?
Tra l’altro, per chiarire l’entità globale del fenomeno è bene sapere che nel 2018 sono state 770.000 - per coronavirus ad oggi 5.000 - le persone morte nel mondo a causa dell’Hiv, ma questo dato per fortuna non ci preoccupa più di tanto perché gran parte di quei morti sono molto lontani geograficamente da noi!!
Poniamoci una domanda.
Se un determinato evento è certo che provocherà in 10 anni almeno 30.000/40.000 morti (pari a tutti gli abitanti di un città di discrete dimensioni quali Pordenone, Siena, Vercelli, Rieti…) ed un numero di feriti pari ad almeno un milione, solo in Italia, quali misure pensereste debba prendere una società civile, ma soprattutto non dovremmo essere tutti terrorizzati e cambiare radicalmente il nostro modo di vita?..beh confrontato con il Coronavirus la risposta non può che essere si, ovvio.
Sbagliato.
Guardate questo grafico (Istat e ACI)
Negli ultimi 10 anni sono morte più di 30.000 persone con ben più di un milione di feriti, dei quali circa 150.000 gravi, per incidenti stradali. Qualcuno quando esce la mattina e prende l’automobile è terrorizzato e ad ogni curva pensa oddio potrei morire e magari per paura decide di rimanere a casa? non sarebbe sbagliata come idea perché in termini di probabilità è molto più facile morire o restare ferito gravemente per incidente stradale che morire per Coronavirus.
Non solo ma determinati gruppi sociali (i giovani tra i 19 ed i 25 anni, il futuro della nostra società) corrono il rischio di morire per incidenti stradali infinitamente superiore al rischio di morire per coronavirus. E noi cosa facciamo per proteggerli visti i dati sugli ultimi 20 anni, li teniamo a casa impedendogli di prendere l’automobile o il motorino? No, per il loro benessere (se volete qualità della vita/abitudini/relazioni sociali) accettiamo consapevolmente il rischio per non cambiare le nostre e le loro abitudini. Piaccia o non piaccia è così.
E queste sono nostre scelte individuali che possiamo cambiare in un qualunque momento, ma lo Stato… che cosa fa? Paragonato al coronavirus niente, al massimo le multe, così ci guadagna pure, e qualche sospensione della patente e poi un po’ di chiacchiere, studi e ricerche senza esiti evidenti, lo dimostrano i dati almeno degli ultimi 20 anni.
Perché a dispetto dei dati la percezione diffusa e immotivata è che il rischio Coronavirus sia enormemente superiore al rischio incidente stradale, che tra l’altro ha una sua forma di contagiosità visto che per ogni 10 conducenti morti ci sono altri 5 morti tra passeggeri e pedoni, e cosa si potrebbe fare se fossimo conseguenziali rispetto alle iniziative del Coronavirus? Qualche iniziativa:
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Elevare l’età della patente a 25 anni (provvedimento ampiamente motivato dati alla mano)
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Limitare elettronicamente in fabbrica la velocità massima a 130 km/h, in linea con quanto prevede il codice della strada, di tutti i veicoli..eh sì anche delle Ferrari, delle BMW, delle Bugatti etc..(provvedimento ampiamente motivato dati alla mano)
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Velocità elettronicamente limitata in funzione della classificazione tecnica della strada in cui il veicolo sta circolando, in strade urbane ad esempio max. 50 km/h (basta un navigatore con GPS a bordo)
Tutto ciò perché non viene attuato né a nessuno passa per la mente di farlo? Fondamentalmente per due ragioni, la prima come detto riguarda la percezione del rischio, non abbiamo paura di morire per incidente stradale siamo abituati, la seconda la possiamo definire economica. Sarebbe un disastro economico in molti paesi come il nostro che hanno una parte rilevante dell’economia, privata e pubblica, che ruota attorno all’automobile (chi compra una Ferrari che va al massimo a 130 Km/h?) e allora ‘sti cazzi dei morti e dei feriti.
E arriviamo al titolo…e me la cavo con poche righe.
Ritengo che la comunicazione dominante degli effetti del Coronavirus abbia indotto ad adottare misure sproporzionate avendo valutato solo un bene fondamentale come la salute, ma senza una analisi di impatto complessiva delle misure stesse nella quale includere altri fattori tra i quali il benessere di tutti.
Le regole imposte con Decreto sono state applicate a tutto il territorio nazionale anche ad esempio in Calabria dove ci sono ad oggi 38 casi di Coronavirus e zero morti. La Regione con il più basso reddito pro capite d’Italia ha un PIL regionale che proviene per il 25/30% dal settore del commercio e turismo e con il 22% di presenze di stranieri. Manterrà questi dati e quali saranno le ripercussioni sulla vita dei Calabresi a causa della gestione attuata per l’emergenza, e di un’azione che appare più dettata dai comunicatori di Governo che dai tecnici consulenti del Governo stesso? Questa estate andranno in vacanza in Calabria i Tedeschi, i Francesi, i Russi, i Polacchi, gli Austriaci come gli altri anni?
Speriamo di non dover contare un numero di morti o persone dalla vita devastata economicamente e socialmente in numero superiore a quelli del Coronavirus, a causa di una gestione irrazionale di una emergenza, perché tra l’altro non se li cagherebbe nessuno.
AV
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La A.S.D. Sport & Fun anche in questo periodo di piena emergenza si impegna a promuovere lo sport per i più piccoli, con video tutorial che spiegano giochi-esercizi da fare in casa e in giardino.
Parte così una campagna di promozione, lanciata sulle pagine social dell’Associazione in particolare sulla pagina facebook del SUMMER SOCCER VILLAGE in particolare https://www.facebook.com/Summer.Soccer.Village/videos/508968786468180/
, dove ogni 2-3 giorni verranno inseriti appunto dei video tutorial da seguire insieme a tutti i bambini. Verranno pubblicati anche dei video di altri bimbi che seguiranno il nostro esempio, per fare attività, tutti insieme.
Per i responsabili dell’associazione far fare sport ai bambini è una cosa seria e per questo ci vuole professionalità per programmare e ideare anche questo tipo di attività sportiva .
Così gli insegnanti di scienze motorie dello staff, si sono riuniti ed hanno programmato tutta una serie di attività e giochi , che come detto precedentemente, verranno pubblicati in questi giorni sulla pagina fb summersoccervillage.
Il presidente Prof Lenci Maurizio ringrazia pubblicamente i suoi istruttori e si augura che il tutto finisca il prima possibile per poter continuare a programmare l’estate 2020, che vedrà il SUMMER SOCCER VILLAGE presente su ben 5 location del territorio lucchese ( MARAMEO LAMMARI,STADIO LUCCA ,ANTRACCOLI, SAN CONCORDIO, SS ANNUNZIATA) .
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Altri 46 casi positivi di Coronavirus “Covid-19” nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) tra le ore 16 di ieri (13 marzo) e le 14 di oggi (14 marzo), secondo i dati certificati dal Dipartimento della Prevenzione aziendale.
Al momento i decessi di persone con “Covid-19” sono 8 (3 Lunigiana, 2 Lucca, 1 Valle del Serchio, 1 Pisa, 1 Livorno, indicati in grassetto nei casi già conosciuti nei singoli territori).
Si sono infatti registrati due decessi nella giornata di oggi: un uomo di 98 anni, originario di Campiglia Marittima e domiciliato a Livorno, ed una donna di 92 anni, che era ricoverata a Lucca.
NUOVI CASI
Apuane e Lunigiana: 28 casi positivi
donna di 63 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 85 anni, di Massa, ricoverato all’ospedale Apuane;
donna di 70 anni, di Carrara, ricoverata all’ospedale Apuane;
uomo di 87 anni, di Carrara, ricoverato all’ospedale Apuane;
donna di 36 anni, di Massa, ricoverata all’ospedale Apuane;
uomo di 81 anni, di Montignoso (Massa), ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 66 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato all’ospedale Apuane;
donna di 78 anni, di Mulazzo, ricoverata all’ospedale Apuane;
donna di 90 anni, di Mulazzo, ricoverata all’ospedale Apuane;
uomo di 89 anni, di Fivizzano, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 49 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 48 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 75 anni, di Pontremoli, ricoverato all’ospedale Apuane;
donna di 89 anni, di Pontremoli, ricoverata all’ospedale Apuane;
donna di 85 anni, di Villafranca in Lunigiana, a domicilio;
uomo di 51 anni, di Villafranca in Lunigiana, a domicilio;
donna di 85 anni, di Fivizzano, ricoverata all’ospedale Apuane;
uomo di 60 anni, di Fivizzano, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 87 anni, di Fivizzano, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 96 anni, di Mulazzo, ricoverato all’ospedale Apuane;
donna di 86 anni, di Zeri, ricoverata all’ospedale Apuane;
uomo di 76 anni, di Carrara,ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 45 anni, di Carrara, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 84 anni, di Carrara, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 95 anni, di Mulazzo, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 71 anni, di Montignoso (Massa), ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 83 anni, di Massa, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 83 anni, di Casola in Lunigiana, ricoverato all’ospedale Apuane.
Pisa e Valdera: 8 casi positivi
donna di 56 anni, di Lajatico, a domicilio;
donna di 56 anni, di Pomarance, a domicilio;
donna di 75 anni, di Volterra, ricoverata in ospedale;
uomo di 59 anni, di Pontedera, ricoverato in ospedale;
uomo di 52 anni, di Santa Maria a Monte, ricoverato in ospedale;
donna di 76 anni, di Vecchiano, ricoverata in ospedale;
uomo di 52 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo di 78 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
Livorno e Val di Cornia: 4 casi positivi
uomo di 47 anni, di Livorno, a domicilio;
donna di 75 anni, di Livorno, a domicilio;
uomo di 76 anni, domiciliato a a Livorno; a casa;
bambina di 13 anni, di Livorno; a casa.
Versilia: 6 casi positivi
uomo di 33 anni, domiciliato in Versilia, ricoverato all’ospedale Versilia;
donna di 74 anni, di Massarosa, ricoverata all’ospedale Versilia;
uomo di 97 anni, di Viareggio, ricoverato all’ospedale Versilia;
donna di 54 anni, di Viareggio, ricoverata all’ospedale Versilia;
uomo di 62 anni, domiciliato in Versilia, a casa;
uomo di 57 anni, di Camaiore, a domicilio.
CASI GIA’ CONOSCIUTI
A seguire il quadro dei 180 casi risultati precedentemente positivi sul territorio dell’Asl:
Ambito territoriale di Massa – 58
uomo di 63 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 35 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 74 anni, di Massa, a domicilio;
donna di 58 anni, di Massa, a domicilio;
donna di di 57 anni, di Massa, a domicilio;
donna di 60 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 43 anni, di Carrara, a domicilio:
donna di 63 anni, di Carrara, a domicilio;
uomo di 81 anni, di Carrara, ricoverato all'ospedale Apuane;
uomo di 45 anni, di Aulla, a domicilio;
donna di 65, di Mulazzo, ricoverato in ospedale;
uomo di 87 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale.
uomo di 84 anni, di Fosdinovo, è ricoverato in ospedale;
uomo di 22 anni, di Mulazzo, è ricoverato in ospedale;
uomo di 74 anni, di Aulla, è ricoverato in ospedale;
uomo di 62 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 35 anni, di Montignoso, a domicilio;
uomo di 74 anni, di 74 anni, di Massa, a domicilio;
donna di 52 anni, di Massa, a domicilio;
donna di 88 anni, di Pontremoli, ricoverata in ospedale;
uomo di 69 anni, di Massa; a domicilio;
uomo di 43 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di 73 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale;
donna di 46 anni, di Villafranca in Lunigiana, a domicilio;
donna di 49 anni, di Pontremoli, a domicilio;
uomo di 70 anni, di Aulla, a domicilio;
uomo di 81 anni, domiciliato ad Aulla, ricoverato in ospedale;
uomo di 66 anni, di Massa, a domicilio;
uomo di Mulazzo, ricoverato in ospedale;
donna di 77 anni, di Bagnone, ricoverata in ospedale;
uomo che risiede nella zona Massa ma lavora a Sarzana (contatti in quel territorio).
uomo di 59 anni, di Massa; a domicilio;
uomo di 57 anni, di Massa, ricoverato in ospedale;
uomo di 41 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato in ospedale;
donna di 30 anni, di Sarzana, ricoverata in ospedale;
uomo di 66 anni, di Zeri, ricoverato in ospedale;
uomo di 58 anni, di Fivizzano, ricoverato in ospedale;
uomo di 85 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale;
uomo di 87 anni, di Mulazzo (Lunigiana), deceduto l’11 marzo all’ospedale Apuane dove era ricoverato dall’8 marzo;
uomo di 77 anni, di Licciana Nardi (Lunigiana), deceduto il 12 marzo all’ospedale Apuane dove era ricoverato dall’8 marzo;
uomo di 84 anni, di Villafranca in Lunigiana, deceduto l’11 marzo all’ospedale Apuane dove era ricoverato dall’8 marzo;
altro uomo anziano, di Zeri (Lunigiana), anche lui ricoverato in ospedale;
altra donna ricoverata in ospedale;
uomo di 80 anni, di nazionalità tedesca, ricoverato in ospedale, è residente a Tresana;
uomo di 68 anni, di Filattiera, ricoverato in ospedale;
uomo di 63 anni, di Pontremoli, ricoverato in ospedale;
la moglie dell’uomo di Pontremoli, di 63 anni, a domicilio;
uomo di 66 anni, domiciliato a Massa, di nazionalità belga, a domicilio;
donna di 63 anni, di Massa, ricoverata in ospedale;
bambina di 50 giorni di Mulazzo, ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze;
due uomini di Fivizzano, uno di 72 anni e l’altro di 64; entrambi sono ricoverati in ospedale;
un cittadino di 72 anni di Licciana Nardi, in Lunigiana, ancora ricoverato in ospedale;
la moglie dell'uomo di Licciana Nardi, di 70 anni, è in quarantena nella sua abitazione dopo essere stata ricoverata in ospedale;
un cittadino di Pontremoli di 76 anni, ricoverato in ospedale;
una donna di 65 anni di Codogno tornata nella seconda casa di Carrara, è ancora in ospedale (il ricovero non è però legato al Coronavirus);
il coniuge della donna è a domicilio;
un uomo di 70 anni di Albiano Magra (Comune di Aulla in Lunigiana) è a domicilio.
Ambito territoriale di Lucca – 37
donna di 92 anni, di Lucca; deceduta il 14 marzo all’ospedale San Luca dove era ricoverata dal 13 marzo;
uomo di 77 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
donna di 81 anni, di Lucca, ricoverata in ospedale;
donna di 55 anni, di Lucca, ricoverata in ospedale;
uomo di 72 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale;
uomo di 52 anni, di Lucca, tampone effettuato nel Pronto Soccorso dell’ospedale San Luca, poi a domicilio?;
donna di 48 anni, di Lucca, a domicilio;
donna di 82 anni, di Lucca, è ricoverata in ospedale.
uomo di 69 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
donna di 72 anni, di Castelnuovo Garfagnana, a domicilio;
uomo di 58 anni, di Lucca, a domicilio;
uomo di 65 anni, di Lucca, amministratore pubblico, a domicilio;
donna di 50 anni, di Capannori, ricoverata in ospedale e poi tornata a domicilio;
uomo di 66 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
uomo di 55 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale e poi tornato a domicilio;
uomo di 80 anni, di Castelnuovo Garfagnana, deceduto l’11 marzo all’ospedale di Lucca;
uomo di 54 anni, di Lucca, in ospedale;
bambina di 2 anni, di Lucca, ricoverata in ospedale ma adesso a casa;
uomo di 68 anni, di Capannori, in ospedale;
uomo di 72 anni, di Castelnuovo Garfagnana, in ospedale;
uomo di 60 anni, di Capannori, a domicilio;
uomo di 70 anni, di Porcari, a domicilio;
uomo di 77 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale; deceduto il 12 marzo all’ospedale di Lucca;
altro uomo di Lucca, a domicilio;
uomo di 70 anni, di Capannori, ricoverato in ospedale;
uomo di 58 anni, di Capannori, a domicilio;
uomo di 59 anni, di Capannori, a domicilio;
uomo di 58 anni, di Capannori; a domicilio;
uomo di 55 anni, di Porcari, a domicilio;
uomo di 58 anni, di Capannori; ricoverato in ospedale;
uomo di 48 anni, di Capannori, a domicilio.
due cittadini lucchesi, marito e moglie (lui ha 66 anni, lei 55) ricoverati in ospedale;
un cittadino di 60 anni, di Lucca, ricoverato in ospedale;
un cittadino di Capannori di 59 anni, è ricoverato in ospedale, trasferito da Lucca a Firenze (Centro di riferimento regionale);
cittadino di Capannori di 55 anni, è ricoverato in ospedale;
altro uomo di Capannori ricoverato in ospedale.
Ambito territoriale di Pisa (compresa AOUP) – 36
giovane di 18 anni, di Santa Maria a Monte (Pisa), a domicilio;
donna di 63 anni, di Pisa, ricoverata in ospedale;
uomo di 90 anni, di Cascina, ricoverato in ospedale;
uomo di 84 anni, di Pisa, è ricoverato in ospedale;
uomo di 56 anni, di Calci (Pisa), verrà ricoverato in ospedale;
uomo di 47 anni, di Cascina (Pisa), ricoverato in ospedale;
uomo di 60 anni, di San Giuliano Terme (Pisa), ricoverato in ospedale;
uomo di 75 anni, di Peccioli (Pisa), ricoverato in ospedale;
ragazzo di 9 anni, di Pisa, a domicilio;
uomo di 62 anni, di Pisa, a domicilio;
donna di 61 anni, di Pisa, a domicilio;
marito (di 68 anni) e moglie (di 65 anni), di Pomarance, entrambi a domicilio;
donna di 78 anni, di Pontedera, a domicilio;
donna di 19 anni, di Pontedera, a domicilio;
uomo di 51 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo di 55 anni, di Lajatico, a domicilio;
donna di 44 anni, di Pisa, a domicilio;
uomo di 78 anni, di Pisa, è ricoverato in ospedale;
uomo di 45 anni e donna di 44 anni, di Calcinaia, ricoverati in ospedale;
uomo di 59 anni, di Santa Maria a Monte, a domicilio;
uomo di 41 anni, di Pisa, ricoverato in ospedale;
uomo straniero, ricoverato in ospedale;
uomo di 40 anni, non si conosce domicilio, ricoverato in ospedale;
uomo di 79 anni, di Pisa, deceduto l’8 marzo all’ospedale di Pisa;
donna di 56 anni, residente a Volterra, a domicilio;
un uomo di 43 anni, operaio di nazionalità polacca residente a Pisa, ricoverato in ospedale;
un giovane di 21 anni, di Pisa, risultato positivo ad un tampone ed emerso per verifiche incrociate tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Asl Toscana nord ovest, è a domicilio;
un cittadino di 59 anni, di Cascina (Pisa), è a domicilio;
due cittadini residenti a San Giuliano Terme (Pisa), marito e moglie, entrambi di 58 anni, sono nella propria abitazione;
altro cittadino di San Giuliano Terme (Pisa), di 38 anni, ancora ricoverato in ospedale;
marito e moglie (lui di 60 anni, lei di 65), residenti in Valdera; sono entrambi a domicilio.
Ambito territoriale di Livorno – 21
uomo di 77 anni, di Livorno, ricoverato in ospedale;
uomo di 77 anni, di Livorno, in ospedale;
uomo di 54 anni, di Livorno, in ospedale;
uomo di 72 anni, di Livorno, in ospedale;
uomo di 98 anni, residente a Campiglia Marittima ma domiciliato a Livorno; deceduto in data 14 marzo all’ospedale di Livorno, dove era ricoverato dal 13 marzo;
uomo di 55 anni, di Piombino, a domicilio;
donna di 54 anni, di Piombino, a domicilio;
uomo di 71 anni, di Piombino, ricoverato in ospedale;
donna di 49 anni, di Livorno, a domicilio;
uomo di 45 anni, di Livorno, a domicilio;
uomo di 63 anni, di Livorno, a domicilio;
uomo di 93 anni, di Livorno, a domicilio;
donna di 96 anni, di Livorno, a domicilio;
donna di 73 anni, di Livorno, ricoverata in ospedale;
uomo di 80 anni, di Livorno, ricoverato in ospedale;
uomo di 71 anni, di Piombino, passato dal Pronto Soccorso, a domicilio;
una donna di 54 anni, casalinga, di Livorno, è ricoverata in ospedale;
un cittadino livornese di 54 anni, è a casa dopo un accesso in ospedale;
un cittadino di Livorno di 55 anni ricoverato in ospedale;
marito e moglie (uomo di 73 anni, donna di 70), residenti in Val di Cornia, entrambi a domicilio.
Ambito territoriale della Versilia – 28
uomo di 47 anni, di Viareggio, ricoverato in ospedale;
uomo di 82 anni, di Camaiore, ricoverato in ospedale;
uomo di 69 anni, di Viareggio, ricoverato in ospedale;
donna di 58 anni, di Pietrasanta, in ospedale;
donna di 79 anni, di Pietrasanta, in ospedale;
donna di 54 anni, di Viareggio, a domicilio;
uomo di 70 anni, residente a Bologna ma domiciliato a Seravezza, a domicilio;
uomo di 78 anni, di Stazzema, ricoverato in ospedale;
uomo di 59 anni, di Viareggio, ricoverato in ospedale;
donna di 73 anni, di Massarosa, ricoverata in ospedale;
giovane donna di 26 anni, di Viareggio, a domicilio;
ragazzo di 18 anni, di Viareggio, a domicilio;
uomo di 65 anni, di Viareggio, ricoverato in ospedale;
un uomo di 63 anni, di Camaiore, a domicilio;
2 casi di Seravezza: un uomo di 83 anni ed un uomo di 53 anni, entrambi a casa;
4 casi di Forte dei Marmi, tutti a casa: uomo di 52 anni, donna di 49 anni (la moglie dell’uomo di 52 anni), ragazzo di 23 anni, ragazza di 16 anni;
una donna di 79 anni di Forte dei Marmi ricoverata in ospedale;
un uomo di 44 anni, di Massarosa, a domicilio;
un uomo di 47 anni, di Camaiore, a domicilio;
un uomo di 52 anni, di Viareggio, è ricoverato in ospedale;
donna del 1942 domiciliata a Seravezza, ricoverata in ospedale;
cittadino di 76 anni, residente a Viareggio, ricoverato in ospedale;
uomo di 44 anni di Torre del Lago, a domicilio;
il figlio dell’uomo residente a Torre del Lago, che ha 10 anni, e a domicilio a Camaiore.
DONAZIONI PER EMERGENZA COVID-2019
In risposta alle richieste di donazione pervenute da associazioni e privati cittadini con l’intento di poter aiutare le strutture sanitarie e gli operatori dell’Azienda USL Toscana nord ovest impegnati nella cura dei cittadini, è stato attivato un conto corrente dedicato:
Banco BPM - IBAN: IT63-N-05034-14011-000000010002
Intestato a: Azienda USL Toscana nord ovest
Causale: emergenza coronavirus. È possibile indicare la destinazione preferita.
La ricevuta del bonifico può essere inviata alla e-mail
Il percorso viene descritto anche in maniera particolareggiata nel sito aziendale.
L’Azienda ringrazia ancora tutti coloro che con il loro contributo sostenendo le strutture sanitarie.