Cronaca
Marco Chiari ricoverato d'urgenza al Versilia: "La diagnosi è leucemia mieloide acuta, comincia un'altra dura battaglia che voglio vincere"
Era capitato, in passato, che per motivi di vario genere ci fossimo un po' presi. Politici, ma, soprattutto, giudiziari per via di un comunicato che ci aveva inviato…
Pronto soccorso, 220 gli accessi al percorso anti-violenza in provincia di Lucca
I dati raccontano che nei primi dieci mesi del 2024, cioè fino al 31 ottobre, sono state 591 le persone che hanno avuto accesso al Codice rosa attraverso i pronto soccorso dell’Azienda USL Toscana nord ovest, di cui 442 donne, ovvero il 75% dei casi
"Coltiviamo il rispetto": successo per la conferenza organizzata dalla Asl Toscana nord ovest nell’ambito dell’iniziativa "Bollini rosa"
Si è svolta ieri, 22 novembre, in modalità online, la conferenza “Coltiviamo il rispetto”, organizzata dall’Azienda USL Toscana nord ovest nell’ambito della campagna Bollini rosa, un’iniziativa finalizzata a promuovere la salute e il benessere delle donne e la medicina di genere
Eny Antonetti spegne 100 candeline: auguri!
Anche l'amministrazione comunale di Lucca ha voluta festeggiarla con un bel mazzo di fiori ed una pergamena ricordo consegnata dall'assessore Giovanni Minniti
Nuovo codice della strada, Sangiorgio (Aci Lucca): "Un cambiamento necessario"
Così Luca Sangiorgio, direttore di Aci Lucca, commenta il nuovo codice della strada che entrerà in vigore a breve: nuove norme più rigide che puniscono duramente chi guida in stato di ebbrezza e l'uso del cellulare al volante, oltre all'introduzione di importanti novità per neopatentati e per i guidatori di monopattini
Socialità in campo tra genitori della scuola Giovanni Pascoli che si sfidano a calcetto e finiscono a cena
Ieri sera si è svolta sotto un cielo stellato e con una temperature rigidissima la terza sfida partita di calcetto tra genitori 2^C scuola primaria Giovanni Pascoli centro…
La Cappella S. Cecilia festeggia la chiusura dell’anno in Cattedrale
Domenica 24 novembre la Cappella S. Cecilia festeggerà la chiusura dell’annata in due modi: il primo, con il consueto servizio liturgico nella Cattedrale di S. Martino alle ore 10,30
Lucca Magico Natale: sabato alle 17.30 la prima grande accensione in Piazza Napoleone e Piazza San Michele
La terza edizione di Lucca Magico Natale è pronta a trasformare la città in un incantevole villaggio di festa, con un ricco calendario…
Il Lions Club Lucca Host ha ospitato, nella serata di ieri, 21 novembre, la visita ufficiale del Governatore Distrettuale Francesco Cottini
Il Lions Club Lucca Host ha ospitato, nella serata di ieri, 21 novembre, la visita ufficiale del Governatore Distrettuale Francesco Cottini. In un clima di festa oltre 70…
La vita di Giacomo Puccini nei francobolli di tutto il mondo inaugurata la mostra al Teatro del Giglio
È inaugurata questo pomeriggio nella biglietteria del Teatro del Giglio la mostra "Il romanzo della vita di Giacomo Puccini attraverso la filatelia", una estesa esposizione di capolavori della filatelia internazionale che illustrano e celebrano la vita e le opere di Giacomo Puccini
Lucca e Valle del Serchio: da gennaio trapiantati di rene 9 pazienti della Dialisi – 111 i pazienti seguiti nell’ambulatorio del follow-up
Da gennaio 2024 ad oggi sono stati trapiantati di rene - nei Centri Trapianti di Firenze, Parma e Genova - ben 9 pazienti afferenti alle strutture di Nefrologia e Dialisi degli ospedali di Lucca e Valle del Serchio, di cui è responsabile Manuela Parrini
Tanta partecipazione per "Donne e Motori... l'evoluzione di un luogo comune", il convegno che sfida gli stereotipi di genere
Superare gli stereotipi di genere: si è tenuto ieri, giovedì 21 novembre, il convegno "Donne e motori...l'evoluzione di un luogo comune". organizzato da Aci Lucca e dalla Fondazione…
Photolux Festival: il Bel Paese. Diciannove mostre per raccontare l'Italia
Dal 23 novembre al 15 dicembre si terrà la sesta edizione biennale di Photolux Festival a Lucca, che porterà diciannove mostre,quasi un mese di eventi tra talk, workshop, incontri, presentazioni di libri e visite guidate per scoprire da vicino le bellezze e le contraddizioni del Bel Paese
“Abbiamo subito danni per il malo comportamento di Enel Distribuzione”: black-out in piscina, il presidente dell’ASD Circolo nuoto chiede un risarcimento
Danni monetari e d’immagine: questo denuncia di aver subito da parte di Enel Distribuzione Pietro Casali, presidente dell’ASD Circolo nuoto che gestisce la piscina dell’ITIS Fermi, in località San Filippo a Lucca, per l’improvvisa interruzione di energia elettrica avvenuta nella mattina di giovedì 21 novembre dalle 9,30 alle 11
Il Parco consegna agli apicoltori della Garfagnana un kit per abbattere i nidi di Vespa Velutina
Mercoledì 20 novembre, presso la Casa del Capitano - sede amministrativa del Parco - in Fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, il Parco Regionale delle Alpi Apuane ha consegnato materiale per il monitoraggio e la neutralizzazione dei nidi di Vespa Velutina all'Associazione ApiGarfagnana
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Altri 27 casi positivi di Coronavirus “Covid-19” nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) tra il pomeriggio di ieri (7 marzo) e la giornata di oggi (8 marzo).
Apuane e Lunigiana: 5 casi positivi
uomo di 87 anni, di Mulazzo (Lunigiana), ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 77 anni, di Licciana Nardi (Lunigiana) , ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 84 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato all’ospedale Apuane;
altro uomo anziano, di Zeri (Lunigiana), anche lui ricoverato all’ospedale Apuane;
altra donna ricoverata all’ospedale Apuane.
Lucca: 4 casi positivi
uomo di 60 anni, di Capannori, ha soggiornato a Milano; sta bene ed è a casa;
uomo di 70 anni, di Porcari (nessun criterio epidemiologico, solo alcuni sintomi clinici); è a casa;
uomo di 77 anni ricoverato in ospedale a Lucca;
altro uomo di Lucca, sta bene ed è a casa.
Pisa e Valdera: 5 casi positivi
uomo di 45 anni e donna di 44 anni, di Calcinaia, ricoverati in Malattie infettive a Livorno;
uomo di 59 anni, di Santa Maria a Monte, è un contatto stretto di una persona risultata positiva, è in quarantena a casa;
uomo di 41 anni, di Pisa, ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
uomo straniero, ricoverato in Malattie infettive a Pisa
Livorno e Val di Cornia: 3 casi positivi
donna di 73 anni, di Livorno, ricoverata in Malattie infettive a Livorno;
uomo di 80 anni, di Livorno, ricoverato in Malattie infettive a Livorno;
uomo di 71 anni, di Piombino, passato dal Pronto Soccorso, adesso a casa;
Versilia: 10 casi positivi
2 casi di Seravezza: un uomo di 83 anni (il marito della donna risultata positiva e ricoverata a Livorno) ed un uomo di 53 anni, entrambi a casa;
4 casi di Forte dei Marmi, tutti a casa:
un uomo di 52 anni
una donna di 49 anni (la moglie dell’uomo di 52 anni)
un ragazzo di 23 anni
una ragazza di 16 anni
una donna di 79 anni di Forte dei Marmi ricoverata in Malattie infettive a Livorno;
un uomo di 44 anni, di Massarosa, contatto di caso confermato, a casa;
un uomo di 47 anni, di Camaiore, contatto di caso confermato, a casa;
un uomo di 52 anni, di Viareggio, è ricoverato in ospedale.
I contatti stretti delle persone risultate positive al test sono già stati presi in carico dagli operatori di Igiene e sanità pubblica. Sono in corso di verifica eventuali altri contatti.
A seguire il quadro dei 48 casi risultati precedentemente positivi sul territorio dell’Asl:
Ambito territoriale di Massa - 15
uomo di 80 anni, di nazionalità tedesca, ricoverato all’ospedale di Pontremoli, è residente a Tresana;
uomo di 68 anni, di Filattiera, ricoverato all’ospedale Apuane;
uomo di 63 anni, di Pontremoli, ricoverato all’ospedale Apuane;
la moglie dell’uomo di Pontremoli, di 63 anni, positiva al test, è in isolamento domiciliare.
uomo di 66 anni, domiciliato a Massa, pastore protestante di nazionalità belga, già in sorveglianza a casa, in quanto contatto di soggetti risultati positivi in Francia;
donna di 63 anni, di Massa, ricoverata all’ospedale Apuane, in Malattie infettive.
bambina di 50 giorni di Mulazzo (Lunigiana) ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze;
due uomini di Fivizzano, uno di 72 anni e l’altro di 64. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Fivizzano;
un cittadino di 72 anni di Licciana Nardi, in Lunigiana, ancora ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Apuane;
la moglie dell'uomo di Licciana Nardi, di 70 anni, è in quarantena nella sua abitazione dopo essere stata ricoverata in Malattie infettive all'ospedale Apuane;
un cittadino di Pontremoli di 76 anni passato dall'ospedale di Pontremoli e ricoverato all'ospedale Apuane;
una donna di 65 anni di Codogno tornata nella seconda casa di Carrara, è ancora in Malattie infettive all’ospedale Apuane (il ricovero non è però legato al Coronavirus);
il coniuge della donna è ancora in isolamento nella sua abitazione di Carrara;
un uomo di 70 anni in isolamento domiciliare ad Albiano Magra (Comune di Aulla in Lunigiana);
Ambito territoriale di Lucca - 13
uomo di 70 anni, di Capannori, ricoverato in Malattie infettive all’ospedale San Luca.
uomo di 58 anni, di Capannori, a casa;
uomo di 59 anni, di Capannori, a casa;
uomo di 58 anni, di Capannori; a casa;
uomo di 55 anni, di Porcari, a casa;
uomo di 58 anni, di Capannori; ricoverato in Malattie infettive all’ospedale San Luca;
uomo di 48 anni, di Capannori, a casa.
due cittadini lucchesi, marito e moglie (lui ha 66 anni, lei 55) ricoverati in Malattie infettive a Lucca;
un cittadino di 60 anni, di Lucca, ricoverato all'ospedale di Lucca, in Malattie infettive.
un cittadino di Capannori di 59 anni, imprenditore. E’ ricoverato in Terapia intensiva a Lucca;
un cittadino di Capannori di 55 anni. E’ ricoverato nel reparto di Malattie infettive di Lucca;
un altro uomo di Capannori ricoverato in Malattie infettive a Lucca (parente di persona ricoverata a Piacenza).
Ambito territoriale di Pisa (compresa AOUP) - 11
uomo di 40 anni, non si conosce ancora domicilio, ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
uomo di 79 anni, di Pisa, ricoverato in Malattie infettive a Pisa; deceduto oggi all’ospedale di Pisa
donna di 56 anni, residente a Volterra, sta a casa.
un uomo di 43 anni, operaio di nazionalità polacca residente a Pisa, ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
un giovane di 21 anni, di Pisa, risultato positivo ad un tampone ed emerso per verifiche incrociate tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Asl Toscana nord ovest. E' a casa;
un cittadino di 59 anni, di Cascina (Pisa), è a casa;
due cittadini residenti a San Giuliano Terme (Pisa), marito e moglie, entrambi di 58 anni (uomo è agronomo). Sono nella propria abitazione;
altro cittadino di San Giuliano Terme (Pisa), di 38 anni, ancora ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
marito e moglie (lui di 60 anni, lei di 65), residenti in Valdera; sono entrambi a casa;
Ambito territoriale di Livorno - 5
una donna di 54 anni, casalinga, di Livorno. E’ ricoverata in Malattie infettive all’ospedale di Livorno;
un cittadino livornese di 54 anni, è a casa dopo un accesso in ospedale;
un cittadino di Livorno di 55 anni ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Livorno in condizioni molto critiche;
marito e moglie (uomo di 73 anni, donna di 70), residenti in Val di Cornia, entrambi a casa;
Ambito territoriale della Versilia - 4
donna del 1942 domiciliata a Seravezza, ricoverata in Malattie infettive a Livorno.
un cittadino di 76 anni residente a Viareggio. E’ ancora in rianimazione all’ospedale Versilia;
un uomo di 44 anni di Torre del Lago, è in isolamento domiciliare a Torre del Lago;
il figlio dell’uomo residente a Torre del Lago, che ha 10 anni, ed è in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva a Camaiore.
Riorganizzazione attività ambulatoriali
A seguito degli aggiornamenti normativi degli ultimi giorni, l’Unità di crisi dell’Azienda USL Toscana nord ovest di sabato 7 marzo ha disposto la sospensione di tutte le attività ambulatoriali differibili nelle strutture ospedaliere, al fine di limitare il carico di persone presenti. Le prenotazioni per visite urgenti e brevi già presenti vengono erogate a completamento delle liste attuali.
Le persone in lista verranno richiamate ed avvertite della sospensione e della eventuale riprogrammazione.
Per i pazienti che hanno necessità di prestazioni ambulatoriali, ritenute indispensabili dallo specialista di riferimento, dal medico di medicina generale o dal pediatra di famiglia, a partire da martedì 10 marzo gli stessi professionisti avranno un numero di telefono ed un indirizzo email a disposizione per segnalare i casi da prendere in carico da parte delle singole unità operative.
Le visite di follow-up sono programmate direttamente dagli specialisti che hanno in carico il paziente. Le attività ambulatoriali che si svolgono in strutture territoriali verranno cadenzate (più distanza tra una e l’altra) per evitare l’affollamento delle sale di attesa.
Per quanto riguarda la sanità di iniziativa le visite programmate saranno precedute da un contatto telefonico atto a limitare il numero di accessi. Nel caso sia confermata la necessità di visita, il paziente potrà accedere regolarmente nell’ambulatorio.
Riorganizzazione attività chirurgiche
L’Unità di crisi aziendale ha confermato l’indicazione ai professionisti di sospendere tutta l’attività chirurgica in elezione, esclusi gli interventi oncologici, di traumatologia o di alta specialità e tutti quelli non rinviabili a giudizio del clinico.
La diagnostica per immagini
Si ricorda ancora che le prestazioni della diagnostica per immagini per gli utenti esterni negli ospedali sono ridotte a quelle considerate urgenti o non rinviabili, su conferma telefonica del medico di famiglia alla radiologia di riferimento. Tale provvedimento ha validità per un periodo di 15 giorni. Le prenotazioni sono state sospese cautelativamente per 30 giorni. I pazienti con esami rinviati vengono contattati dal personale del front office per l’annullamento e la successiva riprogrammazione della prestazione.
Contatti per chi arriva dalla zona rossa
Per alcune regioni e province italiane il Governo ha assunto ieri sera (7 marzo) provvedimenti sempre più rigorosi, ampliando ulteriormente la zona rossa, con l’obiettivo di rallentare il contagio.
In particolare il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) reca misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.
Chiunque rientri dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta.
I riferimenti per l’Igiene e sanità pubblica dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono il numero di telefono dell’Igiene e sanità pubblica 050.954444 e l’indirizzo email
Rafforzamento checkpoint all’ingresso degli ospedali
E’ stato ulteriormente rafforzato il filtro dei pazienti nelle postazioni di checkpoint all’ingresso degli ospedali, con controllo della temperatura a pazienti e visitatori oltre alla verifica della presenza di sintomi respiratori e dell’esposizione dovuta all’eventuale soggiorno in zone a rischio di trasmissione locale o a contatto con casi di COVID-19.
Non potranno accedere alle strutture ospedaliere tutti i visitatori e pazienti ambulatoriali che presentano sintomi simil-influenzali quali: rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria.
Cosa può fare ogni cittadino per proteggersi e per ridurre la velocità di trasmissione del virus
L’Azienda USL Toscana nord ovest ricorda ancora che la diffusione del Coronavirus “Covid-19” è un problema serio e che si stanno attuando, anche sul nostro territorio, tutte le azioni possibili finalizzate a rallentare il più possibile il contagio, ma c’è bisogno prima di tutto di comportamenti responsabili da parte di tutti i cittadini, che sono chiamati a seguire le raccomandazioni degli esperti, che poi sono semplici regole di buon senso:
riduciamo i contatti sociali, evitando i luoghi (come i locali pubblici) in cui ci sono o ci potrebbero essere assembramenti di persone
restiamo a casa se abbiamo sintomi riconducibili al coronavirus (tosse, alterazioni della temperatura anche limitate, riniti e così via) e chiamiamo il nostro medico di medicina generale o pediatra di famiglia, che saprà consigliarci al meglio
non rechiamoci nelle strutture sanitarie, se non in caso di effettiva necessità
laviamoci le mani spesso ed in maniera corretta
non tocchiamoci occhi, naso e bocca con le mani
teniamo una giusta distanza dalle altre persone
impariamo a starnutire e tossire all’interno del gomito senza spargere il “droplet” (le goccioline di saliva che ci escono dalla bocca)
fidiamoci di quello che ci dicono gli esperti (no fake news).
Solo in questa maniera, con l’impegno ed il senso di responsabilità di ognuno, è possibile contrastare la diffusione del virus e proteggere noi stessi, i nostri cari e l’intera comunità.
Un appello particolare va ad anziani e malati cronici che, come noto, sono ancora più a rischio con la diffusione del Coronavirus “Covid-19”: l’aiuto-isolamento, finché circola il virus, è la maniera migliore per non entrarvi in contatto e per evitare possibili gravi conseguenze per la propria salute.
Aperti i servizi distrettuali a Fivizzano
A Fivizzano sono state attuate misure necessarie a tutela dell’utenza e degli operatori, già elencate nei giorni scorsi.
Visto che nelle ultime ore si erano diffuse, anche sui social, notizie non corrette, l’Asl ribadisce che la sede distrettuale adiacente all’ospedale, che ospita anche il Cup, rimane regolarmente aperta, e che sono riprese tutte le attività distrettuali e di riabilitazione ambulatoriale.
Resta salva l’indicazione data a tutti i cittadini di accedere alle strutture socio- sanitarie solo in caso di effettiva necessità.
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Quarantena obbligatoria per chi arriva in Toscana dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi il contenuto di un’ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Rossi firmerà nelle prossime ore (e che sarà pubblicata non appena perfezionata).
Per limitare al massimo la diffusione del contagio, in sintonia con il nuovo decreto del governo che istituisce misure speciali per la regione Lombardia e per le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, anche la Toscana dispone che chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie.
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Questo articolo non vuole fare polemiche inutili né, tantomeno, minimizzare una emergenza sanitaria che, indubbiamente, esiste. Vuole, tuttavia, cercare di vedere oggettivamente la realtà al di fuori di ciò che, soprattutto i mass media, stanno fornendo alla popolazione. Siamo diventati, paradossalmente, un Paese di appestati dei quali, oltre 60 milioni di persone, nemmeno hanno i sintomi della malattia. Cosa sarebbe accaduto se si fosse trattata di una epidemia letale con tassi di mortalità vicini al 50 per cento?
- Dati ufficiali (fonte Istituto Superiore di Sanità)
Il 5 marzo, l’Istituto superiore di Sanità ha reso pubblico l’identikit di 105 (su 197) morti per coronavirus
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l’età media dei pazienti deceduti è 81 anni
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la maggior parte dei decessi — 42.2% — si è avuta nella fascia di età tra 80 e 89 anni
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il 14.1% sopra i 90 anni
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il 67.2% dei casi di morti con il Coronavirus avevano tre o più patologie preesistenti: il numero medio di patologie osservate nei deceduti è di 3,4 cioè avevano almeno altre tre malattie gravi.
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l’ipertensione era presente nel 74,6% del campione, seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%) e dal diabete mellito (33,8%).
Quindi sono morte (purtroppo) persone molto anziane che avevano anche molte e gravi patologie.
Con i dati attuali si potrebbe pensare che la malattia non è mortale a meno che non si sia molto anziani e con un quadro clinico già gravemente compromesso; come per qualunque altra sindrome influenzale stagionale.
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Dati ufficiali italiani e dati degli altri paesi europei
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(della Johns Hopkins University pubblicati dal Corriere della Sera al 3 marzo)
I dati ufficiali rilevati e pubblicati, relativi all’ Italia, presentano sostanziali anomalie rispetto a quelli di tutti gli altri paesi europei, e no, per tre aspetti:
1 – tasso di mortalità
2 – tasso di ricovero ospedaliero
3 – tasso di guarigione
A solo titolo di esempio si confrontano i dati italiani con quelli di Germania, Francia, Spagna e UK ma il confronto resta valido per tutti gli altri paesi europei.
(dati al 3 marzo 2020) | Contagiati | Attualmente positivi | Attualmente ricoverati | Deceduti |
Italia | 4636 | 3916 | 523 | 197 |
Germania | 670 | 653 | 17 | 0 |
Francia | 653 | 632 | 12 | 9 |
Spagna | 401 | 394 | 2 | 5 |
UK | 164 | 154 | 8 | 2 |
| Italia | Germania | Francia | Spagna | UK |
Tasso di mortalità | 4,25% | 0,00% | 1,38% | 1,25% | 1,22% |
Tasso di ricovero | 13,36% | 2,60% | 1,90% | 0,51% | 4,88% |
Tasso di guarigione | 15,53% | 2,54% | 3,22% | 1,75% | 6,10% |
L’indice di mortalità italiano (circa 4,25%) è superiore, e di molto, anche a quello di Cina (3,8%), Corea del Sud (0,6%), Iran (2,5%), Giappone (1,3%) e di tutti gli altri paesi del Mondo.
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Domande
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Perché il coronavirus è così drammaticamente più mortale (3/4 volte maggiore) in Italia degli altri paesi Europei?
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Perché il coronavirus ha una percentuale spaventosamente più alta di ricoveri ospedalieri in Italia, spessissimo in terapia intensiva, degli altri paesi europei?
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Come mai una malattia che in Italia appare così più mortale, e giudicata spesso da ricovero, ha nel contempo un tasso di guarigione così straordinariamente più alto (fortunatamente) di quello degli altri Paesi?
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Sarebbe utile conoscere sulla base di quali ragioni scientifiche/mediche un paziente (età media 81 anni) con 3 o più patologie gravi (il 67.2% dei casi), oltre il coronavirus, è stato dichiarato deceduto per coronavirus? E’ possibile che il paziente deceduto avesse il coronavirus ma la causa principale della sua morte non sia stata il coronavirus?
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I protocolli per il ricovero e per la dichiarazione di causa della morte sono omogenei sul territorio nazionale e sono stati comparati con quelli utilizzati negli altri paesi europei che hanno numeri e indicatori nettamente differenti dai nostri?
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Come mai i parametri di mortalità e di ricovero negli altri Paesi Europei farebbero assimilare il coronavirus all’influenza stagionale (i numeri sono simili) mentre i dati italiani farebbero classificare il coronavirus come più vicino al tasso di mortalità del SARS-CoV, coronavirus che si è diffuso da novembre 2002 a luglio 2003 (tasso di mortalità 9,6%),?
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E’ possibile che queste sostanziali differenze, tra l’Italia ed il resto dell’Europa almeno, nella “gestione” politica e tecnica del coronavirus possano avere delle pesanti conseguenze socio-economiche sulo nostro Paese nei mesi futuri?
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In un paese come l’Italia di oltre 60 milioni di abitanti una malattia che tocca 5.000 persone e provoca circa 200 morti (il ragionamento resta valido anche se nei prossimi mesi i numeri dovessero aumentare in maniera importante) e quindi ha:
Diffusione | 1 malato ogni 12.000 abitanti |
Mortalità | 1 deceduto ogni 300.000 abitanti |
è motivato che abbia richiesto misure come quelle messe in atto, solo in Italia, e ritenute da molti in grado di pregiudicare il futuro stesso del Paese?
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Se la risposta è SI.
Influenza
Le stime del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, ci dicono che in Italia ogni anno circa il 9% della popolazione è colpito dall’influenza, (circa 5.4 milioni di italiani) e si hanno un numero di decessi che oscilla tra i 4 mila e i 10 mila!! calcolando anche chi ha sviluppato complicanze gravi a causa dell’influenza, si chiede come mai negli anni passati non si sono prese misure neanche lontanamente paragonabili a quelle attuali pur con un numero di morti così straordinariamente elevato (4/10 mila morti), e preventivabile, dovuto a un virus influenzale?
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La percezione che ha il resto del mondo oggi sulla situazione, a seguito del coronavirus, del nostro Paese è una logica conseguenza fondata scientificamente sulla specificità della malattia e della situazione sanitaria dell’Italia o è una conseguenza di una diversa gestione dei nostri politici, medici e media, che non trova analogie con altri Paesi europei e non?
E’ una battaglia persa!!
De Luca presidente della Regione Campania fa un comunicato delirante su facebook ..” per la Campania sono ore delicate..” e “ i Campani dovrebbero cambiare le proprie abitudini”..dice sempre De Luca ed ha emanato un’ordinanza con cui si chiudono le discoteche e i locali di svago che non riescono a garantire le misure necessarie ad evitare un eventuale contagio da Covid-19
I dati della protezione civile dicono che in Campania, su 5.800.000 abitanti, ci sono:
Circa 70 casi di coronavirus, di questi 20 in ospedale e (0) zero morti e uno guarito.
Forse De Luca è meglio che dica ai campani di cambiare vita con la camorra, per esempio, che nel 2019 nella sola provincia di Napoli ha fatto 6 morti!!!