Politica
Claudio Lazzarini eletto segretario comunale di Forza Italia a Lucca
Claudio Lazzarini è stato eletto all'unanimità segretario comunale di Forza Italia a Lucca. La proclamazione è avvenuta nel corso di un partecipato congresso che si è tenuto alla…
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Matteo Scannerini, consigliere comunele e il San Luca: le mie riflessioni
La mia esperienza da paziente al San Luca e quella precedente al Campo di Marte per lo stesso motivo sanitario, mi portano ad esternare una serie di riflessioni.
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Roberto Vannacci a Noi Tv mette in mutande la Lega sulle elezioni regionali: "Non partecipo a strategie già definite senza di me. Non condivido, poi, il nome di Meini candidata"
Gelido come il ghiaccio, un sicario politico a tutti gli effetti. Come si addice ad un incursore. Le guerre prima si vincono, poi si combattono. Con questa frase…
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La pace di Trump
Spiazzati dalle sferzate di Trump a Zelensky, i leaders (nani) dell’Euro-nana si sono compattati, almeno apparentemente, tranne la PdC italiana Meloni che spiega che una pace non possa essere siglata senza gli States. L’acqua calda, si dirà, ma in un contesto d’utopici e velleitari sognatori serve chi la sappia riscoprire
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Futuro di GEAL, Bianucci: "Da due anni chiedevamo una soluzione condivisa"
"Sono due anni che chiediamo, prima con un Consiglio comunale aperto e poi con una commissione consiliare speciale, che il sindaco si faccia garante…
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“Lo stato dello sport a Lucca colpa della gestione di Barsanti”: battibecco in consiglio comunale tra Raspini e Barsanti
È stato improvvisamente ravvivato da un battibecco tra Francesco Raspini e Fabio Barsanti l’ultimo consiglio comunale di Lucca, scaturito da un riconoscimento di debito fuori bilancio…
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Il sindaco alla città: "La linea è semplice: fare di tutto perché la Geal venga valorizzata"
In questi giorni abbiamo letto tante opinioni sul futuro di Geal, interventi e pareri che vorrebbero indicare la via da seguire nella gestione del nostro patrimonio idrico, ma crediamo giusto che sia per prima l'amministrazione di Lucca a dover parlare di cosa è bene per Lucca
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Martini (Pd): "Lucca, tutta insieme, merita un marketing territoriale vero e una visione d'insieme su servizi, accoglienza e promozione"
"De. Co. Lucca, ovvero come svilire il territorio e propagandare per marketing e promozione territoriale l'ennesima passerella dell'assessore o degli assessori di turno". A dirlo è il consigliere…
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'Lucca c'è'. Il sindaco Pardini e l'amministrazione comunale hanno illuminato Porta Elisa in segno di solidarietà della famiglia Bibas
Il sindaco Pardini e l'amministrazione comunale di Lucca ha illuminato Porta Elisa in segno di solidarietà della famiglia Bibas accogliendo la richiesta dell'Unione Associazioni Italia-Israele. Ma chi…
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Turismo, necessaria un'analisi dei costi-benefici: lo chiede la minoranza
Fa piacere leggere in un comunicato dei capigruppo di maggioranza quello che l'attuale minoranza in Consiglio Comunale ripete da due anni. Gli eventi turistici messi in piedi dalla…
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Dicono, i malpensanti e anche quelli che non gliene va mai bene una per il semplice motivo che gliene sono sempre andate male tutte, che è troppo vicino all'attuale amministrazione comunale e, nella fattispecie, al sindaco Alessandro Tambellini che l'ha voluto alla guida di Lucca Crea, azienda partecipata per eccellenza e di eccellenza, e dei Comics. Eppure lui, Mario Pardini da Monte San Quirico, sposato e con due figli, mai ha dato ad intendere di avere simpatie per i verniciati di rosso di palazzo dei Bradipi. Alle spalle un passato da simpatizzante di Forza Italia quando Forza Italia non era l'ectoplasma politico che è adesso, figliol prediletto o quasi negli ultimi anni per il senatore Marcello Pera dal quale, tuttavia, si è, politicamente, distaccato Pardini è il classico figlio di una Lucca benestante, ma, allo stesso tempo, consapevole che il proprio privilegio deve essere confermato, mantenuto e alimentato dai risultati ché, il passato, conta per quello che vale e, in genere, vale poco essendo facile dimenticare già l'indomani ciò che è accaduto oggi.
Mancano ancora due anni alle elezioni che sanciranno il successore di mister Tambellin Man e a sinistra pare già tutto deciso, con Francesco Raspini probabile candidato unico. All'opposizione, invece, non si sa ancora bene che cosa accadrà, anche se, comunque vadano le cose, colui che vorrà prendere parte alla contesa non potrà non tenere conto di Remo Santini e delle sue liste civiche. Santini, infatti, si sta mangiando la merda e perdonateci il francesismo, di cinque anni di opposizione sui banchi di palazzo Santini - il palazzo cugino di quello dei Bradipi - e, salvo che non decida di ripresentarsi egli stesso, vorrà far valere il lavoro sin qui svolto e ottenerne il riconoscimento.
Fratelli d'Italia e la Lega non hanno ancora scelto il proprio candidato o, se anche hanno provato a farlo, al momento non lo hanno comunicato. Tutti sembrano voler aspettare il risultato delle elezioni regionali - sempre coraggiosi i nostri politici e amministratori - per poi gettarsi nella mischia. Noi, invece, siamo dell'opinione che bisognerebbe avere i cosiddetti per tuffarsi ora, acqua gelida e invernale, vero, ma tanto per far capire a tutti che la tempra non manca. Comunque sia dicevamo dei nomi che circolano, a cominciare da quello di Andrea Casali, o di Luca Gelli, o di Moreno Bruni o anche di Ilaria del Bianco presidente dell'associazione Lucchesi nel mondo.
Tutti bei nomi, chi più, chi meno, ma c'è bisogno, a Lucca, di qualcosa di nuovo, di originale, di qualcuno che sia fuori dai partiti e, allo stesso tempo, in grado di contrattarci. Un outsider tanto per intenderci, che abbia sufficiente autorevolezza piuttosto che esagerata autorità, che non sia inviso alla sinistra, ma che, comunque, abbia le simpatie della destra, che abbia, però, anche il coraggio e la determinazione, oltre all'intelligenza, di saper proporre un programma alternativo di rilancio della città rispetto all'attuale amministrazione che di tutto ha fatto, e anche di più, per ridurre Lucca a un suk dove il buon gusto, il benessere e la bellezza rappresentano una colpa e non, come invece a volte può essere, anche e soprattutto, una virtù.
Mario Pardini è al suo terzo e ultimo mandato come presidente di Lucca Crea. La scadenza è prevista con i Comics di novembre 2020 dopodiché sarà nuovamente libero. C'è chi gli rimprovera un carattere troppo mite e fuori moda rispetto agli attuali personaggi dell'agone politico che, piuttosto, sono propensi alle urla e alle offese. No, Pardini non è di questo stampo. Democristiano allora? Di fronte ai rappresentanti dell'attuale governo italiano e della sinistra, ci sarebbe da rimpiangere anche la vecchia balena bianca.
Comunque sia Mario Pardini non è un fesso. Né uno sprovveduto né un cacasotto. Certo, qualora dovesse scendere in campo, dovrà farsi crescere un po' di pelo sullo stomaco, ma è indubbio che vogliamo vedere come potrà, la sinistra lucchese, tirare in ballo l'antifascismo - che rottura di coglioni dopo 80 anni - per combatterlo. Pardini, a nostro avviso, potrebbe anche essere il candidato, ma per convincere gli altri dovrà saper proporre qualcosa di veramente e concretamente diverso da quello che questa giunta di 'guastatori' ha saputo fare fino ad oggi.
Certo, lo diciamo con sincerità: per superare l'attuale amministrazione comunale negli indici di gradimento di quella Lucca - sbeffeggiata da centri sociali, comunisti, sardine - che vuole tornare a vivere e a meritare e non solo a fare l'elemosina a cani e porci, non occorrerebbe nemmeno tanto: siamo sicuri che Pardini non salirebbe le scale di palazzo Orsetti con la bandiera degli zingari, che non ridurrebbe le Tagliate ad un accampamento per clandestini provenienti dall'Africa, che non ballerebbe la danza della pioggia in piazza S. Michele abbracciato ad un senegalese e, soprattutto, non si recherebbe mai in procura per danzare e saltare oltreché gioire per l'arresto di un avversario politico.
A noi questo basterebbe, ma non è abbastanza per scardinare questo sistema di governo verniciato di rosso che sta distruggendo il tessuto commerciale, identitario e sociale di questa città.
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"Sulla battaglia contro lo smog stiamo assistendo a dei provvedimenti grotteschi, che manifestano soprattutto l'incapacità delle amministrazioni comunali del territorio (Lucca in primis come capofila) di coordinarsi non solo per le misure da adottare in queste settimane, ma soprattutto per arrivare a risolvere il problema in futuro". A sottolinearlo, in una nota, è il gruppo consiliare di SìAmoLucca.
"Una delle questioni in cui è indispensabile parlare di Area Vasta è proprio quello delle misure contro l'inquinamento - si legge in una nota -. Già in questi giorni vediamo che territori confinanti tra loro adottano misure diverse, come se non vivessimo tutti nella Piana di Lucca. Accanto a questa confusione totale, manca una strategie concordata tra le amministrazioni affinché si prendano provvedimenti che possano finalmente risolvere la situazioni. Prendiamo ad esempio il capoluogo: dopo oltre un anno dall'approvazione in consiglio comunale del piano della mobilità sostenibile, poco o niente è stato fatto per tradurlo in atti concreti. Solo bei propositi rimasti per ora al palo - spiegano gli esponenti dell'opposizione -, ovvero potenziamento del trasporto pubblico, raddoppio della ferrovia, potenziamento della linea che va dal Piaggione a Lucca, della Lucca-Aulla per raggiungere la zona ovest della città con la stazione di Montuolo e la zona di Viareggio attraverso Nozzano. Sullo scambio gomma-rotaia siamo ancora alle intenzioni, per non parlare del futuribile progetto di bicipolitana , il potenziamento delle infrastrutture per le due ruote e degli incentivi anche culturali all'utilizzo della bicicletta". In attesa che i Comuni inizino davvero a ragionare concretamente su come collaborare senza affrontare il problema con la logica del campanile, secondo SìAmoLucca ci sono progetti importanti su cui puntare per il futuro (come il sistema ferroviario di Area Vasta) ma anche progetti su cui lavorare nell'immediato.
"Nel frattempo un accordo tra Comuni, ministero e Polstrada per controlli che tolgano dalle strade i veicoli diesel più inquinanti - aggiunge il gruppo consiliare - incentivi per impianti a metano, verifiche sull'impatto delle centraline a biomasse, una seria indagine dell'Asl sull'incidenza delle polveri sottili nelle malattie, il potenziamento del personale dell'Arpat sempre per svolgere accertamenti. Con tutte le tasse che paghiamo, possiamo sperare in un impegno maggiore da parte degli enti locali? O solo confidare nelle previsioni meteo, o peggio ancora dimenticarci il problema per poi riaffrontarlo solo quando lo smog aumenta?".