Cronaca
Dopo i danni del maltempo il circolo Lucca Padel al Poggio prova a ripartire con una mobilitazione e raccolta fondi
Una giornata disastrosa e disastrata quella del 21 novembre quando, verso le 21, il pallone pressostatico dell'impianto Lucca Padel al Poggio in via del Tiro a Segno è…
Lucca Magico Natale: si accende la suggestiva proiezione su Palazzo Ducale
La magia delle feste avvolge la città grazie a "Lucca Magico Natale", che già dalla scorsa settimana ha trasformato il centro storico in un incantevole villaggio di luci e attrazioni
Navette gratuite per tutti i week-end di dicembre
L'assessore Santini: "Un'opportunità per incentivare la mobilità sostenibile e sostenere il commercio locale durante il periodo natalizio"
Sottoscritto il protocollo d'intesa tra Simest spa e guardia di finanza
È stato formalizzato oggi, a Roma, il protocollo d’intesa che disciplina i rapporti di collaborazione tra la Guardia di finanza e SIMEST S.p.A.
"Martedì, tombola!": torna l'appuntamento al comitato popolare di piazza San Francesco
Al Comitato popolare di piazza San Francesco torna la tombolata. Un appuntamento che ha contrassegnato per anni il martedì di piazza San Francesco, con tante persone che settimana dopo settimana si recavano in sede per prendere parte alla tombola e passare una serata insieme
Proseguono le asfaltature sulle strade comunali
Sfruttando il bel tempo meteorologico, prosegue a ritmo serrato il programma delle asfaltature su tutto il territorio comunale
Asl Toscana nord ovest: sottoscritto il contratto integrativo aziendale 2024
Il 22 novembre è stato sottoscritto in via definitiva il contratto integrativo aziendale anno 2024 per il personale del comparto dell’Azienda USL Toscana nord ovest
"Lo sport contro la violenza di genere: poliziotti si raccontano" il focus del Panathlon di Lucca
"Lo sport contro la violenza di genere: poliziotti si raccontano". E' stato questo il tema della conviviale del Panathlon International Club di Lucca, che si è svolta lunedì 25 novembre all'Antica Trattoria Stefani a San Lorenzo a Vaccoli, in occasione proprio della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Garfagnana Vespa Velutina ancora attivo: neutralizzato un nido di vespa velutina sul Baluardo San Donato
Non si ferma l’impegno del gruppo Garfagnana Vespa Velutina impegnato su tutto il…
Fermati dai carabinieri i due minori che hanno accoltellato il 62 enne a S. Lorenzo a Vaccoli
Sono stati fermati e accusato di tentato omicidio gli autori dell'accoltellamento del sessantaduenne di S. Lorenzo a Vaccoli avvenuto l'altra…
Il lupo nel territorio apuano: un incontro a Seravezza per adottare buone pratiche nei paesi del Parco delle Apuane
Sabato 30 novembre, alle ore 10.30 presso la Biblioteca Palazzo Rossetti, Via Campana 15b a Seravezza, si terrà l'incontro su "Il lupo nel territorio apuano", appuntamento con la popolazione per diffondere la conoscenza di buone pratiche per gli abitanti dei paesi del Parco delle Apuane in caso di presenza di lupi e fornire indicazioni per lalimitazione della presenza in ambito urbano
Incontro venerdì 29 novembre alle 17 all’hotel Guinigi sul tema 'Protagonismo femminile in Iran: una prospettiva letteraria'
Un Importante evento, promosso dal Soroptimist Club Lucca in occasione della “
Linea Verde a Lucca: via alle riprese del celebre programma di RaiUno
La puntata andrà in onda domenica 5 gennaio. L'assessore Santini: "Un programma seguito da milioni di italiani che saprà valorizzare le nostre eccellenze"
Dalila Lazzarini presenta il suo libro per ragazzi al Grand Hotel Guinigi
Sabato 30 Novembre alle ore 16.30 presso il Grand Hotel Guinigi (Via Romana, 1247 Lucca) si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Dalila Lazzarini, scrittrice, pittrice ed illustratrice, “Filodora nel Borgo delle Arti”
Conflavoro ed EBIASP donano DAE al comune di Lucca
Conflavoro Lucca e l'ente bilaterale EBIASP, in sinergia con l'ordine provinciale dei consulenti del lavoro presieduto da Marcello Signorini, hanno donato un defibrillatore semiautomatico al comune di Lucca
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Ancora una caduta dalle mura, questa notte, intorno alle 02.30, dove da un gruppo di turisti, un giovane ventenne si è staccato da gruppo avvicinandosi al parapetto delle mura, nei pressi della zona adiacente al carcere di San Giorgio. Complice probabilmente il buio, l'uomo è caduto di sotto senza però, fortunatamente e miracolosamente, riportare gravi conseguenze. Avvertiti subito i soccorsi, è giunta l'ambulanza infermieristica della Croce Verde di Lucca che dopo aver recuperato il ferito, immobilizzato sulla tavola spinale e medicato, è stato trasportato in codice rosso all'ospedale San Luca.
G. M.
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Con la psicologa Manuela Giuliani, direttore del centro Das di S. Anna, abbiamo affrontato le conseguenze del Coronavirus e, soprattutto, del suo lockdown prolungato sulle persone. Abbiamo, così, scoperto che esse sono state devastanti e ancora lontane dallo scomparire. Anzi. Ci sono ancora migliaia di persone che vivono nell'ansia, nell'angoscia di un nuovo ritorno nel buio, nella paura che non accenna a diminuire e fa capolino più volte durante la giornata. "La paura - spiega la dottoressa Giuliani - non è negativa. Anzi. Essa ci fornisce la misura del pericolo che stiamo per affrontare e, se proporzionata a quest'ultimo, ci consente di avere più possibilità per riuscirci. Il problema è, invece, quando essa è sproporzionata al pericolo ossia quando non trova nella realtà una corrispondenza effettiva, ma, al contrario, ne sopravvaluta l'entità. E' qui che le persone precipitano in un vortice questo sì davvero pericoloso per la salute mentale".
La paura, quindi, quando è esageratamente superiore alla concreta portata del pericolo, diviene una forza capace di bloccare l'individuo, di inibirne la volontà, di frenarne gli slanci, in poche parole di comprometterne la stabilità mentale. E, purtroppo, spesso se non sempre, tutto ciò deriva dall'ignoranza ossia dalla mancanza di strumenti che dovrebbero, nel tempo, consentire l'acquisizione di una autonomia di pensiero e di una indipendenza di giudizio che, invece, sono sempre più difficili da raggiungere a seguito della costante manipolazione da un lato del pensiero unico dominante, dall'altro delle forme di trasmissione di una informazione dopata.
Pensiamo al Covid-19 e all'attuale situazione. Non ci sono vittime e se pensiamo a un paio di mesi fa, dovremmo rallegrarcene. Inoltre il virus ha perso la sua virulenza e i contagiati non finiscono negli ospedali, ma, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici e necessitano soltanto di una quarantena presso un qualsiasi domicilio. Ciò nonostante i manipolatori dell'informazione ossia i giornalisti privi di spirito critico e pure e semplici marionette nelle mani di un sistema degenerativo e degenerato, gli infettivologi da strapazzo, gli epidemiologi dell'ultim'ora si sforzano di trasmetterci un messaggio di paura e di rinuncia a guardare con ottimismo e fiducia al futuro.
Portano, come esempio, l'aumento dei contagi negli ultimi giorni. Trascurano, tuttavia, di dire che la causa dell'aumento è il numero molto più ampio dei tamponi effettuati. Se, infatti, noi eseguiamo tamponi su un milione di persone, è sicuro che i positivi saranno molto superiori a quello che sarebbe se il tampone venisse praticato su mille soggetti. Nessuno, tuttavia, lo spiega limitandosi alla quantità dei contagi senza utilizzare il buonsenso e la statistica che, soli, contano.
Lo fanno apposta? Sì. E' indubbio. Credono che gridare al lupo, al lupo porti maggiore vendita di copie o aumenti lo share e le visualizzazioni. Non cercano, cioè, di rassicurare come dovrebbero visti i dati, bensì l'opposto.
E la gente abbocca cadendo nella trappola e trovando, paradossalmente, una rassicurazione proprio nell'avverarsi delle peggiori previsioni. Incredibile come le persone siano attratte più dal buio che dalla luce poiché la luce implica una presa di posizione autonoma, una scelta e scegliere significa sempre rinunciare a qualcosa. All'opposto, la paura impedisce di scegliere, ma fornisce un alibi inconscio e una forma di rassicurazione che, in realtà, altro non è se non una prigione dell'anima.
Qualcuno ha già manifestato dubbi sulla ripresa delle scuole, qualcun altro - il solito Ricciardi che, a nostro avviso, andrebbe arrestato per i danni che fa - sullo svolgimento delle elezioni. La vita, invece di riprendere il suo corso, rischia seriamente di fermarsi ancora una volta. Attenzione, perché l'apocalisse è ad un passo. Si sta dando l'illusione che qualcuno, una entità esterna a noi stessi, penserà a tutto con contributi a fondo perduto, redditi di cittadinanza e di emergenza, ma attenzione: non è così e ben presto ci accorgeremo che siamo e saremo ancora più poveri. Oltre a essere indebitati fino al collo per le generazioni a venire.
Hanno chiuso le discoteche adducendo contagi inesistenti e, soprattutto, tutt'altro che pericolosi. Dando la colpa ai giovani che, adesso, sono diventati i nuovi untori. Colpevolizzandoli e additandoli al pubblico ludibrio. Ecco il messaggio pericoloso che sta passando grazie a questo pensiero unico dominante: chi indossa le mascherine, chi dice sempre sì, chi non crea problemi, chi non si ribella, chi osserva pedissequamente i consigli dispensati dai nuovo profeti del potere tossico e intossicato, è un bravo cittadino che voterà sicuramente per un certo partito o una determinata coalizione. Gli altri no. Gli altri sono irresponsabili, ingestibili, irrispettosi, irriguardosi, irriverenti e il passo per aggiungere sovranisti, populisti, razzisti, fascisti è breve.
Ribelliamoci adesso perché non c'è quasi più tempo. Restituiamo legittimità alla nostra capacità di ragionare autonomamente e di non fidarsi delle verità rivelate da profeti senza senso e senza credibilità.
L'apocalisse è davvero vicina e assumerà le forme del caos. Vogliono il caos per poterlo reprimere distruggendo ogni libertà. Non vogliamo, non dobbiamo, non possiamo permetterglielo.
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Queste due righe sono una riflessione all'indomani della chiusura per decreto delle discoteche e del divieto di balli ed assembramenti (oltre ovviamente al famoso uso della mascherina part-time con il virus che spunta col buio come i vampiri).
La ragione di questo inasprimento è l' “impennata” dei contagi. Oddio, considerare impennata un aumento di circa 150-200 casi giornalieri rispetto al mese precedente è quanto mai esagerato ma, si sa, non sono le persone di buon senso a decidere.
Le considerazioni che faccio saranno da molti ritenute azzardate ed anche poco rispettose di tutte le persone care che ci hanno lasciato, ma io, purtroppo, la vedo dal lato del virus che di pietà ne ha poca. Allora, analizziamo un attimo la situazione in due casi limite, l'Italia, reputata giustamente dalla comunità mondiale come la più efficiente nel contrastare l'epidemia, e l'America, additata, sempre dalla comunità mondiale, come nazione sconsiderata guidata da uno scriteriato.
Non entro nelle valutazioni politiche dell'operato di Trump, mi limito però a fare una piccola analisi. Aggiungo a queste considerazioni a favore dell'Italia il Giappone, nazione vecchia come noi e molto popolata, e come alleato dell'America la Svezia, anch'essa additata dai media perché non ha mai fatto lockdown.
Dunque, tutti gli articoli e le notizie sugli USA parlano di tragedia, apocalisse, catastrofe. Una media di 60.000 contagiati giornalieri, nessun controllo, quasi duecentomila morti, americani che sfilano con la bandiera, il mitra e senza mascherina eccetera eccetera.
Andiamo ai nudi e crudi dati: attualmente l'America ha 5.443.162 casi (dati del 17 agosto) con 170.548 morti. Se li consideriamo in rapporto alla popolazione abbiamo 16,5 casi ogni mille abitanti e 52 morti ogni centomila. Non poco a dire il vero... In Italia, sempre lo stesso giorno, abbiamo 254.235 casi e 35.400 morti. Rapportati nuovamente alla popolazione siamo a 4,1 casi ogni mille e 57 morti ogni centomila.
Il primo dato su cui riflettere sono i morti, 52 in USA e 57 in Italia. Come è possibile che l'Italia virtuosa abbia più morti per abitante dell'America scriteriata? Per di più ad aggravare questo dilemma sappiamo anche che la sanità USA è privata e quasi tutta a pagamento mentre in Italia è gratuita per tutti. Mah, misteri della fede...
Il secondo dato è già più logico, l'America ha il quadruplo di casi rispetto all'Italia. Naturale, direte voi, sono stati degli incoscienti... Ma, anche se incoscienti, hanno dato occasione al virus di propagarsi quattro volte di più rispetto a noi. Ed è questa considerazione la base di ciò che sto scrivendo.
Diamo infatti un'occhiata ai grafici che vi allego. In America c'è stata una prima impennata seguita da un rallentamento dovuto all'inizio delle precauzioni adottate dalla gente e poi una decisa ripresa dopo l'allentamento dei timori. Il risultato è un bel grafico in salita fino ad inizio luglio. Poi la curva ha iniziato a calare in maniera regolare. Perché cala? Per due fattori, una diminuita virulenza del Covid ed una aumentata presenza di persone immuni. Non dimentichiamoci che la quantità di persone venute in contatto con il virus sono (come del resto anche in Italia) dell'ordine di otto-dieci volte più di quelle accertate.
Quindi negli USA sono un settimo della popolazione, da noi più o meno il 2,5 per cento. Il risultato è quello che si vede infatti nell'andamento dell'epidemia in Italia. Dopo un primo attacco, quello del lockdown, l'epidemia è stata artificialmente arrestata, ma poi, ovviamente, ha ripreso vigore proprio perché trova un sacco di gente infettabile. Qual è la conclusione di questa dissertazione? Che gli USA nella loro incoscienza si sono praticamente gettati alle spalle il problema, visto che i contagi sono in calo e si ridurranno al minimo verso metà ottobre/inizio novembre.
In Italia invece assisteremo ad una presenza sempre costante dei contagi, con alterne salite e discese, a seconda di come si sveglia il Governo quella mattina (scuole chiuse si/no, bar aperti si/no, fabbriche a turni si/no eccetera). Questo almeno fino all'arrivo dell'atteso vaccino, arrivo ipotizzabile non prima della primavera 2021.
Ma quello che fa riflettere di più come sempre è il famoso rapporto costi/benefici. Questo continuo allarmismo adesso non è neanche suffragato dai fatti perché se in marzo l'ottanta per cento dei casi era asintomatico ma il 6 % finiva in terapia intensiva, adesso siamo al 94,3 e 0,38 % (dati 15 agosto). Difatti a leggere fra le righe dei dati della Protezione Civile c'è quasi sempre scritto XX casi di cui il 60-70 % asintomatici ed il resto con qualche sintomo influenzale.
Infatti alcuni medici stanno insistendo, inascoltati, sul fatto che la mortalità del Covid si avvicina sempre più a quella di una normale influenza (1,5 % contro 0,8% attualmente) ed è probabile che il divario si riduca sempre più.
Come già detto più volte infatti la strategia del virus è di sopravvivere e moltiplicarsi, non di perire con l'ospite. Infine un ultimo dettaglio non trascurabile, i costi. Bellissimo l'impegno della Sanità nel monitorare la popolazione, i casi sospetti, le discoteche e gli aeroporti. Ma tutto questo dispiegamento di forze ha un costo notevole, i 7.600.000 tamponi fatti finora nessuno li regala. E neppure l'indagine sierologica (da fare molto prima peraltro). Senza contare l'altalena a cui ci hanno abituati da marzo ad ora, chiusure si/no, aperture a turni si/no, ingressi separati si/no e così via.
Qual è quindi la sintesi di questo lungo discorso? Ci siamo trovati di fronte, a febbraio 2020, ad una nuova malattia, sconosciuta alla comunità mondiale, molto contagiosa e, all'inizio, anche molto severa come sintomi e come letalità. Però man mano che si va avanti la pericolosità della malattia ed i mezzi per combatterla stanno divergendo in maniera esponenziale.
Mentre appunto la malattia si avvicina alla fase finale, caratterizzata da bassa letalità e difficoltà ad espandersi ulteriormente, i mezzi messi in campo per combatterla sono all'inizio sembrati efficaci, ma adesso stanno diventando sempre più costosi e dalla efficacia sempre più dubbia. Vedasi a questo proposito l'allarmismo e la confusione che ancora regnano intorno all'apertura delle scuole.
Inoltre, anche se noi cittadini comuni non ce ne accorgiamo, fra aiuti a pioggia, cassa integrazione, bonus di ogni genere, spese impreviste (tamponi, screening, ecc.) stiamo caricando le future generazioni di debiti che, se anche sopravviveranno al Covid, li metteranno in difficoltà nel portare a casa una giusta retribuzione e non una miseria falcidiata dalle tasse. Purtroppo, ed è questo il guaio, non è mai esistito né mai esisterà un Politico in questa bella Nazione che dica con sincerità: “Signori, ho sbagliato, meglio cambiare rotta che sennò andiamo a fondo”.