Cronaca
La Caritas diocesana di Lucca celebra i 50 anni dalla fondazione. Sabato 12 ottobre primo appuntamento
Nel 1974 nasceva la Caritas diocesana di Lucca, che si appresta adesso a celebrare i cinquant'anni di questa ricorrenza con una serie di proposte che animeranno il periodo…
Roberto Vannacci, incursione e bagno di affetto alla nomina del nuovo comandante del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"
Una giornata emozionante alla caserma Vannucci di Livorno per il generale di divisione ed europarlamentare che, dal 2011 al 2013, ha guidato il reparto più prestigioso dell'esercito italiano. Unica autorità politica presente alla cerimonia
Lucca, il beagle Toby ucciso a calci. Scatta la denuncia di LNDC Animal Protection e l'appello: "Chi sa parli"
L'associazione esprime indignazione e sporge denuncia per il brutale atto di violenza che ha portato alla morte del beagle Toby, colpito a calci fino a perdere la vita dopo 48 ore di agonia. Questo episodio è l'ennesima dimostrazione di una crudeltà inaudita nei confronti degli animali che non può e non deve essere tollerata
Tutte e 42 le frazioni comunali raggiunte, 1300 cittadini coinvolti: a un anno di distanza si è fatto il punto sul progetto CiVà
L'assessore Barsanti: "un intenso percorso di partecipazione che ha toccato tutte le frazioni del comune di Lucca". Parole di elogio della Regione Toscana che porterà il progetto lucchese a esempio per l'intera regione
Puliamo il mondo: anche gli assessori Consani e Testaferrata a lavoro sul parco fluviale con tanti giovani studenti del territorio
Questa mattina (venerdì 11 ottobre) erano presenti anche l'assessore all'ambiente Cristina Consani e l'assessore all'istruzione Simona Testaferrata per l'iniziativa di Legambiente 'Puliamo il Mondo', che ha coinvolto decine…
Concessionaria Ford BluBay a Lucca, una inaugurazione da star
La quinta sede della Concessionaria Ford BluBay, già presente a Piombino, Cecina, Livorno, e Pisa, ha aperto le proprie porte nella città di Lucca, in via Robert Baden Powell n° 45, e lo ha fatto, in grande stile, nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, con l’inaugurazione ufficiale che ha richiamato moltissime persone
Nuovo ufficiale dei carabinieri alla biodiversità
Presso il Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca ha preso servizio un nuovo ufficiale. Si tratta del Tenente Gian Marco Dodaro, che collaborerà come ufficiale addetto, agli ordini del Tenente Colonnello Cecilia Tucci
Uno schiaffo a metà per lo sceriffo: il Tar annulla l'aggiudicazione della gestione della piscina del PalaTagaliate ad Omega Sport
È stata pubblicata ieri la sentenza del Tribunale amministrativo regionale relativa alla ricorso del Circolo del Nuoto Lucca per l'annullamento della assegnazione della gestione della piscina del Palazzetto dello sport di Lucca all'Associazione sportiva dilettantistica Omega Sport avvenuta nel dicembre dello scorso anno
Frantoio di Valdottavo: riprendono le attività, sarà posizionata la targa in ricordo di Walter Ulivi
Riprendono le attività del frantoio di Valdottavo: sabato 12 ottobre, alle 15.30, si apre la stagione con una novità. Durante il pomeriggio, infatti, sarà posizionata la targa dedicata al ricordo, fraterno e affettuoso, di Walter Ulivi, tragicamente scomparso lo scorso gennaio
Torna domenica 13 ottobre, la marcia non competitiva organizzata dalla Croce Verde di Lucca
Domenica 13 ottobre la marcia non competitiva e inclusiva organizzata dalla Croce Verde di Lucca, valevole per il Trofeo Podistico Lucchese. Partenza dalla Terrazza Petroni nell’orario 7:30-9:00; quota d’iscrizione: 3 euro tesserati, 3,50 euro occasionali. Premi per tutti gli iscritti e per le società sportive aderenti
Brum Brum! Accendiamo i motori torna con una nuova edizione
BRUM BRUM! Accendiamo i motori: anche per l'anno scolastico 2024/2025, torna il progetto promosso dalla Fondazione Barsanti e Matteucci, con l'obiettivo di suscitare la curiosità e l'interesse degli studenti sui temi legati al motore a scoppio e stimolarli verso uno sguardo critico sul futuro, anche in termini di sostenibilità e innovazione
Al via in sei scuole di Lucca il progetto "Rise! Storie in Movimento" realizzato dal Lucca Film Festival
Al via in sei scuole di Lucca il progetto "Rise! Storie in Movimento" realizzato dal Lucca Film Festival: una web serie, 5 podcast e articoli rin formato blog per contrastare la dispersione scolastica. Un progetto realizzato nell'ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura
I “venti di cultura” soffiano su Lucca: inaugurata la ventesima edizione di LuBeC
Venti sono gli anni, ma sono anche i venti di cultura che soffiano costanti sul nostro mondo e in particolare, almeno in questi giorni, su Lucca: sono nozze di porcellana tra la nostra città e LuBeC- Lucca Beni Culturali, l’incontro annuale organizzato da Promo PA Fondazione e sostenuto dagli enti del territorio, dalla regione Toscana e dal ministero della cultura
Sistema Ambiente lancia bando per l'assunzione di un dirigente amministrativo: ce n'era davvero bisogno?
Lo avevano detto, lo hanno fatto. Sistema Ambiente spa, la società partecipata del comune di Lucca che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ha appena firmato, attraverso il…
Aperte le iscrizioni per la nuova edizione del Premio Mario Tobino per le scuole medie e primarie della provincia di Lucca
Il concorso "Mario Tobino" per le scuole è rivolto alle classi 4° e 5° delle scuole primarie e secondarie di I grado della provincia…
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«Il potere che hanno tolto al Popolo, al Popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la Libertà non può essere soppressa».
«Promettendovi queste cose, degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno».
Gli ultimi mesi hanno visto il trionfo della manipolazione di massa su scala planetaria: televisione e giornali ogni giorno ci bombardano con storie di sventura e morte per mantenere alto il livello d’ansia e paura, e tenerci ancora prigionieri dell’incertezza; naturalmente lo fanno per la nostra salute e il nostro bene, perché “non bisogna abbassare la guardia”.
Dovendo dare anche un barlume di ‘speranza’ (o d’illusione) a milioni di persone recluse, private della libertà e spesso ridotte in miseria, negli ultimi tempi sono apparsi in TV annunci pubblicitari che fanno leva sull’orgoglio nazionale degli Italiani, sul fatto che l’Italia “ce l’ha sempre fatta” anche nei momenti più bui della sua storia millenaria.
Tutto è iniziato con gli slogan governativi “#Dimostriamo di essere un grande paese!”, “#Andrà tutto bene!” o “#Io-resto-a-casa!” oltre al sublime “Fidati degli editori responsabili, scegli la Serietà” ovvero “Credi al Pensiero Unico, fidati di noi”. Come il Gatto & la Volpe della canzone di Edoardo Bennato (©Collodi): «Siamo in società... di noi ti puoi fidàr...».
Poi sono arrivati gli spot di Enel e Barilla, intrisi di una retorica mielosa e vagamente iettatoria da Libro Cuore (per chi se lo ricorda). Fanno commuovere mostrando un’Italia bellissima e deserta che non potremo più vedere dal vero per un bel po’. Parlano di chi lavora e di chi soffre, facendo leva sul buon cuore degli Italiani dalla lacrima facile (con allegato Iban per le donazioni alla Protezione Civile che in realtà dovrebbe già esser finanziata dalle nostre tasse... ma forse hanno speso tutto per le Task Force, che lavorano a tutto spiano “da remoto” per darci un futuro radioso).
Siccome durano più di un minuto e il nome del marchio compare solo alla fine, è chiaro che l’intento non è quello di far pubblicità al prodotto, ma di veicolare un altro tipo di messaggio: “l’incubo prima o poi finirà” e “dobbiamo prepararci al dopo”.
Questo governo non eletto da nessuno ci ha imposto di rinunciare a cosettine superflue come la libertà, la democrazia e il diritto di libera circolazione (che è rimasta solo per le merci). Quindi questa è l’occasione giusta per cambiare, per prepararsi a vivere in un mondo che “non sarà più come prima”.
Ovviamente sarà un Mondo Migliore, molto più buono, bello, altruista e meraviglioso, grazie alla Dea Scienza e alla Dea Tecnologia che ci libereranno da tutti i mali, inducendoci in tentazione e mandando il Padreterno in pensione per raggiunti limiti d’età.
Quindi preparatevi ad accettare con gioia e sollazzo il Nuovo Ordine Mondiale Virale, vivamente consigliato dal Komitato tecnico-scientifico italiano e mondiale (vaccini, identità digitale obbligatori inclusi, e per i più vispi anche il tracciamento “anonimo e volontario”).
L’esempio più significativo è l’ultimo annuncio della Lavazza, con la voce di Charlie Chaplin che declama in inglese e sottotitoli in italiano. Corrisponde perfettamente alla narrativa dell’attuale “guerra” contro il “nemico” virus, e ci invita al “combattimento” per approdare appunto a quel Mondo Migliore, con musichetta ipnotica e suadente in sottofondo:
«Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca. E’ sufficiente per tutti noi. Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Voi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica, di trasformarla in un’avventura meravigliosa. Combattiamo per un mondo nuovo, un mondo giusto, che dia a tutti un lavoro. Ai giovani un futuro, e agli anziani la sicurezza. Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Uniamoci tutti!». E nel finale si legge: «E’ il buongiorno di un’umanità ritrovata. Viviamolo insieme». Charlie Chaplin, 1940.
Questi sani ed onesti propositi rimarranno sulla carta, perché non è questo il futuro che ci attende. Lo spot infatti è un’emanazione del Ministero della Verità, ed il discorso originale di Chaplin è stato sapientemente manipolato, eliminando intere frasi il cui contenuto poteva essere imbarazzante. Da quelle omissioni si capisce tutto.
Tanto per cominciare, si è accuratamente evitato di dire che Charlie Chaplin pronunciò questo “Discorso all’Umanità” nel film “Il grande dittatore”, dove faceva la parodia di Hitler con tanto di baffetti. Hitler è stato ovviamente rimosso perché è una presenza ingombrante – tranne quando devi screditare gli avversari (politici e non).
Le frasi eliminate dimostrano che l’intento reale dello spot era l’opposto di quello apparente, secondo le regole del bi-pensiero di Orwell.
Non prendetelo per vero: il Mondo Migliore che propaganda è un’utopia, e per seguirla diventerete schiavi. Come disse GIULIETTO CHIESA “Se continuate a seguire il Pifferaio Magico e non vi fermate in tempo, non ci sarà scampo”.
Hanno censurato tutta la parte centrale del discorso di Chaplin, che era una requisitoria (del 1940!!) contro la Tecnologia e la Scienza che distruggono l’Umanità e un invito a prendere in mano il proprio destino e riconquistare la libertà.
Ad esempio hanno cancellato frasi come questa: «Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini-macchine, con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Siete uomini!».
Nel 1940 Chaplin non poteva certo prevedere l’avvento di computer, algoritmi e ‘intelligenza artificiale’ ma vedeva chiaramente gli effetti dell’avidità umana e della propaganda di massa (tecniche ampiamente note ai potenti di tutte le epoche, dai Faraoni in poi).
CHAPLIN prosegue con due frasi che sono state censurate perché secondo le regole orwelliane del politicamente corretto potrebbero essere un “incitamento all’odio” e – orrore! – si rivolgono direttamente al Popolo, ai cittadini consapevoli, che devono diventare “soldati” per difendere la propria libertà:
«Non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini!».
L’aveva già detto Dante: «Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza». L’importante è esserne consapevoli e non farsi incantare.
E soprattutto hanno censurato la frase eversiva “Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà!” che potrebbe esser mal interpretata dalle Forze dell’Ordine costrette a inseguire con i droni i bagnanti solitari, per multarli senza pietà e dare il buon esempio sul ‘distanziamento sociale’.
“Puniscine uno per educarne cento” diceva Mao Tse-Tung, che di queste se ne intendeva.
Nel suo ultimo intervento, GIULIETTO CHIESA disse: “Non ci rappresentano! Cacciateli via!”.
Ovviamente ricordiamo quel che scrisse IDA MAGLI nel 2013, nell’articolo “Il Governo dei Nemici”.
«Lo possiamo confermare con assoluta certezza, possiamo gridarlo a gran voce: “non ci rappresentano!” Sono i nuovi governanti del popolo italiano, i suoi despoti, i suoi sfruttatori, i suoi traditori, i suoi nemici, i delegati di quel Potere che si nasconde dietro il Bilderberg, la Trilaterale, l’Aspen Institute, e che indichiamo col nome di “Laboratorio per la distruzione”. La sua meta è appunto la nostra distruzione, l’annientamento della civiltà europea e degli Stati europei.
Stanno dall’altra parte, sono altro da noi, non sono “italiani”, ma nemici degli Italiani, i peggiori dei nemici, quelli che spargono il sale sul terreno prima ancora di aver vinto.
La gente soffre orrendamente, gli imprenditori si uccidono, milioni di disoccupati non sanno come fare a sopravvivere, ma a Letta [o Conte n.d.r.] tutto questo non interessa perché, come per tutti i dittatori e i generali, i popoli di per sé non esistono, sono solo strumento.
Letta/Conte è stato scelto, come ognuno di quelli che lavorano alla distruzione dell’Europa, proprio perché la scarsa intelligenza critica comporta l’insensibilità affettiva e la plasmabilità all’obbedienza fascinatrice del Potere assoluto».
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Caro Alessio, sono quasi dieci anni che te ne sei andato, quella notte tra il 24 e il 25 agosto 2010 a San Lorenzo a Vaccoli, con l'auto che, dopo essersi schiantata contro un muro, aveva, inspiegabilmente, preso fuoco. In tutto questo tempo ho cercato più volte di capire se qualcosa o qualcuno, in quell'ora dannata, avrebbe potuto fare di più per salvarti la vita. Sforzo inutile. In tutto questo tempo, credimi, ho fatto molte cose, scritto tantissimo, prese tante querele, ricevuti altrettanti e anche di più, esposti. Ho cercato, a parte i primi tempi, davvero difficili, di andare avanti non limitandomi, soltanto, a sopravvivere, ma anche a provare a restare dove avevo sempre scelto di rimanere: in prima linea. Certo, non quella a ridosso delle trincee, non dove si rischia, realmente, la pelle, ma, comunque, cercando di non far passare mai, la mosca, per la seconda volta. Non so, sinceramente, se ci sono riuscito, ma, sicuramente, ci ho provato e so anche che, se tu ci fossi stato, non poco mi avresti, come già facevi, rimproverato. Se non altro per tutta quella perdita di tempo e di energie che, alla fine, non valgono, probabilmente, la candela.
Mi dicono, anzi, me lo ha detto tua mamma che, da oggi, hanno riaperto i cimiteri. Faccio due conti e mi accorgo che sono quasi due mesi che, con la scusa del virus, ci hanno interdetto la possibilità di farvi visita. Per carità, so già cosa mi dirai: con tutte le volte che sei venuto a trovarmi... E hai ragione. Non sono mai stato un assiduo frequentatore di camposanti e nemmeno da quando, purtroppo, ci sei tu, ho cambiato abitudine. I primi tempi venivo, soprattutto, di notte, nel cimitero di Santa Maria del Giudice, sempre aperto e cercavo, chissà come chissà perché, una ragione o una testimonianza che mi aiutassero a pensare che, al di là della esistenza terrena c'è qualcos'altro. Non l'ho mai trovata né avuta, forse, perché non credo e, quindi, non posso beneficiare di quella fede che, sola, consente di raggiungere vette elevatissime.
Da oggi, quindi, potrò tornare a visitarti, in quel silenzio immenso dove la pace regna sovrana. Mi soffermo poco, lo sai, davanti alla tua tomba. C'è chi mi dice che dovrei parlarti, raccontarti, ma, francamente, anche quando ho tentato, mi sono ritrovato a rispondermi da solo. Non c'eri, non ci sei, non ci sarai mai. Così mi accontento, ogni anno, di scriverti su queste pagine il 24 agosto o, magari, il 3 agosto, quando sei nato. Quest'anno, come vedi, ho giocato d'anticipo e se mi chiedi il motivo, ammesso che tu, dovunque sia, non lo abbia ancora saputo, è perché, da un paio di mesi a questa parte il mondo e, in particolare, l'Italia, sono stati colpiti da un virus che ha mietuto non soltanto decine di migliaia di vittime, ma, anche, ucciso e mortificato tutto quello che, di bello, di spontaneo, di naturale c'è nell'animo degli esseri umani.
Non so per quale ragione, ma, alla fine di tutto, mi trovo sempre, chissà perché, dalla parte di chi non è mai d'accordo con la maggioranza delle persone. Qui la gente ha paura del contagio Alessio, ci sono state migliaia di persone che sono morte e a ben poco serve dire che avevano tutte un'età considerevole e che, in gran parte, anche patologie pregresse. Erano esseri umani con affetti, una vita, per molti ancora un futuro sia pure molto più breve del passato. E' un virus, però, che sembra non avere effetti sui giovani e sui bambini in particolare e, concedimelo, questo mi rallegra e mi fa pensare positivo.
Ci hanno barricato in casa Alessio, dicendoci che, se non lo avessimo fatto, i morti sarebbero stati milioni. Sono diventati di moda i virologi, gli infettivologi sì, insomma, gli scienziati, quelli che capiscono tutto per il semplice motivo che tu, al loro confronto, non capisci nulla. Ci hanno detto, all'inizio, che sarebbe durato un paio di settimane, ma io, invero, non ci ho mai creduto. Sono passati due mesi e, come vedi, siamo ancora qui e, a quanto pare, la fine è ancora di là da venire.
L'hanno chiamato lockdown, parola inglese che suona, certamente, meglio del corrispondente vocabolo italiano, confinamento, termine che rimanda a un passato nefasto che nessuno, tantomeno i nostri governanti, vogliono riesumare. Niente abbracci tantomeno baci; stop alle strette di mano e alle pacche sulle spalle; vietato sedersi vicini o camminare se non a un metro e 80 centimetri di distanza; parchi, giardini, spiagge, strade e piazze interdetti al pubblico; negozi, ristoranti, bar ermeticamente chiusi. Una strage. Un'ecatombe. Umana, in particolare.
Eppure, a mano a mano che passavano i giorni, mi sono accorto e, con me, amici e collaboratori, di quanto il Potere, quello stesso Potere che tu odiavi quanto e, forse, ancor più di me, fosse riuscito a comprimere gli animi sommergendoli di paure, di tonnellate di dati e informazioni impossibili da verificare e da digerire. Restavano tutti sul gozzo e nessuno in grado di elaborarli.
Ti tralascio le conseguenze economiche e, perciò, anche di salute conseguenti a queste restrizioni, ma ti dico che tanta gente molta della quale anche tu conoscevi, è precipitata in una situazione ai limiti della disperazione. Ma non c'è stato e non c'è soltanto questo.
Non hanno soltanto ucciso la materialità dell'essere, ma hanno scavato un solco profondo e mai più riempibile all'interno della mente umana, in quella che è la parte più delicata e importante, ossia la psiche di ciascun individuo. Non hanno, cioè, pensato, chiudendo tutto a tutti e tutti a tutto, alle persone più fragili, a coloro che, già a cose normali, faticavano a rimanere in un equilibrio instabile, ma che, comunque, sempre una sorta di equilibrio era. Ed è accaduto, così, che milioni di esseri umani abbiamo improvvisamente scoperto la loro vulnerabilità, la loro paura, il proprio terrore. Sono stati capaci, attraverso una sistematica diffusione mediatica di immagini e servizi h24 su tutti i mass media nazionali e non solo, di incutere nelle coscienze l'equivalenza tra l'aleatoria possibilità di contagiarsi e perire e ogni eventuale disobbedienza.
Essere dall'altra parte della barricata, pensare con autonomia e possedere indipendenza di giudizio: queste le colpe principali che il Ministero della Verità non consente e perseguita ovunque e dovunque. Ricordi, Alessio, quante partite a calcio abbiamo giocato con gli amici carabinieri, con la polizia, con le forze dell'ordine? Bene, adesso, li hanno ridotti a fare le multe alla gente comune che esce di casa violando le assurde e demenziali misure cautelari imposte ai cittadini.
Sarò blasfemo, Alessio, ma lasciami dire, con una punta di malcelata ironia, che l'unico posto dove non possono venire a rompere i coglioni, è proprio il cimitero, perché lì, almeno, nessuno, davvero, può, purtroppo, uscire. Nemmeno per una boccata d'aria.
Che tristezza credimi, vedere coloro che dovrebbero tutelare l'ordine pubblico e proteggere la gente comune, con tanto di mascherine costretti a fermare mamme con bambini, persone anziane, ciclisti, amanti del jogging e somministrare loro le peggio contravvenzioni nemmeno fossero dei delinquenti. E, te lo giuro, anche questo è un modo per devastare gli animi e spezzare la resistenza delle persone.
Sì, perché tu sai meglio di me che viaggiare a piedi o in auto o in bici ed essere fermati da una pattuglia è un terno al lotto. E adesso, è diventato, addirittura, un quiz nel quale non sai mai cosa rispondere né se quello che dici e fai è giusto e sbagliato. Così aumenta l'ansia, così cresce il panico, così si formano le depressioni, così si ammazzano gli esseri umani. Già, ma a differenza dei morti per Coronavirus, quelli per suicidio o chi finisce in terapia, non fanno statistica e non vengono contemplati dai bastardi senza gloria che ci guidano e che paghiamo profumatamente.
Sì, lo so, scusami, non devo arrabbiarmi. Ma tu sai come sono fatto. Anche io sono stanco e, spesso, mi domando cosa devo fare per non lasciarmi travolgere da questa devastazione e da questa opera di terrorismo psicologico a cui siamo sottoposti. Vedo intorno tanta gente che accetta passivamente ogni limitazione convinta, da Tv e intellettuali e giornalisti prezzolati o ignoranti o imbecilli, che sia un bene, ma io non riesco a pensarla così. La paura è un'emozione fondamentale, ma deve essere commisurata all'entità del pericolo mentre qui si è andati ben oltre ogni limite comprensibile e accettabile.
Accidenti, ho scritto tanto e tu, come già accadeva tanto tempo fa, ti sarai stancato di sopportare le mie elucubrazioni mentali. In fondo, stanno riuscendo a isolarci ancora di più così da gestirci più facilmente. Sapessi il mondo, Alessio, come va alla rovescia e quelli che, un tempo, stavano a sinistra, ora stanno, sistematicamente, dalla parte opposta, di quelli che hanno stipendi e carriere da difendere, mercati e organismi sovranazionali da dirigere. Sì, va bene, ho capito. Non bisogna generalizzare, ma nemmeno cercare l'ago nel pagliaio visto che ci sono certi pagliai dove la paglia non esiste più e sono rimasti solamente gli aghi.
A mano a mano che ti scrivevo, mi è un po' passata anche la rabbia. L'odio, quello, c'è, eccome, per tutti coloro che giocano a carte con la vita e il futuro di questo disgraziato paese. Ti prometto, però, che cercherò di darmi una calmata anche se sai che questo tipo di promesse sono, per me, pressoché impossibili da mantenere. A proposito, hai presente nonna Dory? Ha compiuto 95 anni e mi chiede sempre di te. Lo sai, a lei non l'ho mai detto che non c'eri più. Le ho inventato che sei partito per un lungo viaggio e che, alla fine, ti sei sistemato in Inghilterra. A proposito, anche là hanno il Coronavirus, ma sono un altro popolo, come i tedeschi, altre razze, e se la fanno sotto molto, ma molto meno di noi. Nonna, dicevo, tiene il colpo. E' scivolata sulle scale, ma si è rialzata e, a parte un ginocchio dolorante, è più in gamba di prima.
Noi, insomma e qui, tutti bene, non ti chiedo a te, perché so che non risponderesti e che, voglio sperare, non sarai alle prese con un virus che infetta le anime celesti.
Dicono e concludo, che ci vorrà del tempo per tornare alla normalità, ma c'è già chi, quel tempo, non potrà permettersi di vederlo o chi, come me, farà di tutto per non mancare all'appuntamento. Questione di carattere spiegano. O di geni. Boh. In ogni caso, caro Alessio, chissà cosa avresti detto o fatto tu se, oggi, fossi qui alle prese con quella che chiamano pandemia. Sarebbe stato senz'altro meglio, aggiungo e perdonami, ma, come sai, a tutto, tranne che alla morte, c'è rimedio.
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Sul territorio dell’Asl Toscana nord ovest si sono registrate oltre 2.000 guarigioni dal Covid-19. E’ un dato importante, che conferma anche il costante miglioramento della gestione terapeutica dei pazienti affetti da Coronavirus.
Entrando nel dettaglio ben 980 sono le guarigioni virali: si tratta dei cosiddetti “negativizzati”, cioè pazienti che hanno risolto i sintomi dell’infezione e che sono risultati negativi a due tamponi consecutivi. Altre 1066 sono invece le guarigioni cliniche: quelle di pazienti diventati asintomatici dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. Il totale dei guariti ad oggi (5 maggio) è quindi di 2046 (rispetto al comunicato stampa con i dati Covid inviato in precedenza dalla Regione Toscana si sono registrate nelle ultime ore ulteriori 32 guarigioni virali).
Questa comunque la distribuzione territoriale delle 980 persone dichiarate guarite a tutti gli effetti.
Apuane: 120 guarigioni virali;
Lunigiana: 95 guarigioni virali;
Piana di Lucca: 131 guarigioni virali;
Valle del Serchio: 74 guarigioni virali;
Zona Pisana: 126 guarigioni virali;
Alta Val di Cecina –Val d’Era: 53 guarigioni virali;
Zona Livornese: 61 guarigioni virali;
Valli Etrusche: 85 guarigioni virali;
Elba: 4 guarigioni virali;
Versilia: 231 guarigioni virali.
Anche grazie al forte aumento dei guariti diminuisce sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest il numero dei ricoveri di pazienti positivi.
Questa la situazione dei ricoveri attivi ad oggi (5 maggio) sempre per zona di residenza delle persone ricoverate, confrontata con quella di un mese fa.
Apuane: 46 (il 3 aprile erano 78);
Lunigiana: 20 (il 3 aprile erano 78);
Piana di Lucca: 20 (il 3 aprile erano 74);
Valle del Serchio: 3 (il 3 aprile erano 18);
Zona Pisana: 30 (il 3 aprile erano 66);
Alta Val di Cecina –Val d’Era: 11 (il 3 aprile erano 47);
Zona Livornese: 19 (il 3 aprile erano 37);
Valli Etrusche: 5 (il 3 aprile erano 25);
Elba: 1 (il 3 aprile erano 3);
Versilia: 40 (il 3 aprile erano 86).