Cronaca
Guardia Costiera di Viareggio: liberata tartaruga Caretta caretta rimasta impigliata in una rete
Nella mattinata di domenica 13 ottobre, a seguito di segnalazione da parte di un diportista in navigazione a largo del litorale di Torre del Lago, una motovedetta della…
Insultava, picchiava e sputava in faccia alla compagna, poi ex: condannato e arrestato dai carabinieri
Venerdì pomeriggio, a Lucca, i carabinieri della stazione del Cortile degli Svizzeri hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione a carico di 41enne di Lucca, disoccupato, che lo scorso 16 settembre è stato condannato dal Tribunale di Lucca a 2 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia
Le Contrade San Paolino Campioni d'Italia di Balestra da Banco LITAB 2024
Le Contrade San Paolino sono i nuovi Campioni d'Italia di Balestra Antica da Banco. L'associazione lucchese ha sbaragliato gli avversari conquistando il quarto titolo tricolore della sua storia al 38esimo Campionato Italiano LITAB, andato in scena il 5 e 6 ottobre a Ventimiglia
"Parole d'Estate" gli alunni della classe terza media dell'Istituto Valdilana vincono il contest letterario
Si è svolta questa mattina nella Casermetta San Regolo delle Mura urbane, la premiazione del contest letterario "Parole d'Estate" promosso da Adipa – Associazione per la diffusione di piante…
I carabinieri arrestano un giovane albanese per tentato omicidio e furto in casa
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lucca hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lucca su proposta della locale Procura nei confronti di un giovane d’origine albanese, a conclusione di una prolungata e intensa attività investigativa, dalla quale sono emersi gravi indizi di colpevolezza per il tentato omicidio di un carabiniere
La Caritas diocesana di Lucca celebra i 50 anni dalla fondazione. Sabato 12 ottobre primo appuntamento
Nel 1974 nasceva la Caritas diocesana di Lucca, che si appresta adesso a celebrare i cinquant'anni di questa ricorrenza con una serie di proposte che animeranno il periodo…
Roberto Vannacci, incursione e bagno di affetto alla nomina del nuovo comandante del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"
Una giornata emozionante alla caserma Vannucci di Livorno per il generale di divisione ed europarlamentare che, dal 2011 al 2013, ha guidato il reparto più prestigioso dell'esercito italiano. Unica autorità politica presente alla cerimonia
Lucca, il beagle Toby ucciso a calci. Scatta la denuncia di LNDC Animal Protection e l'appello: "Chi sa parli"
L'associazione esprime indignazione e sporge denuncia per il brutale atto di violenza che ha portato alla morte del beagle Toby, colpito a calci fino a perdere la vita dopo 48 ore di agonia. Questo episodio è l'ennesima dimostrazione di una crudeltà inaudita nei confronti degli animali che non può e non deve essere tollerata
Tutte e 42 le frazioni comunali raggiunte, 1300 cittadini coinvolti: a un anno di distanza si è fatto il punto sul progetto CiVà
L'assessore Barsanti: "un intenso percorso di partecipazione che ha toccato tutte le frazioni del comune di Lucca". Parole di elogio della Regione Toscana che porterà il progetto lucchese a esempio per l'intera regione
Puliamo il mondo: anche gli assessori Consani e Testaferrata a lavoro sul parco fluviale con tanti giovani studenti del territorio
Questa mattina (venerdì 11 ottobre) erano presenti anche l'assessore all'ambiente Cristina Consani e l'assessore all'istruzione Simona Testaferrata per l'iniziativa di Legambiente 'Puliamo il Mondo', che ha coinvolto decine…
Concessionaria Ford BluBay a Lucca, una inaugurazione da star
La quinta sede della Concessionaria Ford BluBay, già presente a Piombino, Cecina, Livorno, e Pisa, ha aperto le proprie porte nella città di Lucca, in via Robert Baden Powell n° 45, e lo ha fatto, in grande stile, nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, con l’inaugurazione ufficiale che ha richiamato moltissime persone
Nuovo ufficiale dei carabinieri alla biodiversità
Presso il Reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca ha preso servizio un nuovo ufficiale. Si tratta del Tenente Gian Marco Dodaro, che collaborerà come ufficiale addetto, agli ordini del Tenente Colonnello Cecilia Tucci
Uno schiaffo a metà per lo sceriffo: il Tar annulla l'aggiudicazione della gestione della piscina del PalaTagaliate ad Omega Sport
È stata pubblicata ieri la sentenza del Tribunale amministrativo regionale relativa alla ricorso del Circolo del Nuoto Lucca per l'annullamento della assegnazione della gestione della piscina del Palazzetto dello sport di Lucca all'Associazione sportiva dilettantistica Omega Sport avvenuta nel dicembre dello scorso anno
Frantoio di Valdottavo: riprendono le attività, sarà posizionata la targa in ricordo di Walter Ulivi
Riprendono le attività del frantoio di Valdottavo: sabato 12 ottobre, alle 15.30, si apre la stagione con una novità. Durante il pomeriggio, infatti, sarà posizionata la targa dedicata al ricordo, fraterno e affettuoso, di Walter Ulivi, tragicamente scomparso lo scorso gennaio
Torna domenica 13 ottobre, la marcia non competitiva organizzata dalla Croce Verde di Lucca
Domenica 13 ottobre la marcia non competitiva e inclusiva organizzata dalla Croce Verde di Lucca, valevole per il Trofeo Podistico Lucchese. Partenza dalla Terrazza Petroni nell’orario 7:30-9:00; quota d’iscrizione: 3 euro tesserati, 3,50 euro occasionali. Premi per tutti gli iscritti e per le società sportive aderenti
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“Una totale assenza di trasparenza” è quella che, a detta di molti esercenti e lavoratori del centro storico di Lucca, trasuda dalle recenti decisioni assunte dalla Metro SRL: questi lavoratori, dotati di un abbonamento in scadenza nei primi giorni di aprile, denunciano di essersi ritrovati a non poter più usufruire di un servizio fino a quel momento previsto, “senza alcun preavviso e senza alcuna reale spiegazione”.
In molti si sono fatti avanti per denunciare quella che giudicano una scorrettezza da parte della società; in particolare: il Parrucchiere Uomo di via Mordini, una dipendente del General Lee in via Fillungo, una dipendente del negozio Pinko di via Fillungo, il negozio Ido in via Mordini, il negozio Les Tricot in piazza san Francesco, il bar la Piazzetta in piazza san Francesco, l’osteria La Dritta in piazza san Francesco, Bonny Pizza in piazza san Francesco, La Perla laboratorio orafo in via sant’Andrea, dipendenti del negozio Peter Pan, il Bar dello Stellario in piazza san Francesco, la cartoleria/copisteria Giuntoli, una dipendente del negozio Girotondo, il negozio L'idea, la lavanderia CF, il bar pizzeria Marameo in piazza san Francesco e un dipendente del negozio Vela, oltre a lavoratori autonomi come lo studio tecnico del geometra Agostini e lo studio legale dell'avvocato Agostini.
“La totale assenza di trasparenza è comprovata dalla deliberata scelta di non informare tutti i lavoratori abbonati del parcheggio Mazzini di queste direttive, obbligando i singoli utenti a recarsi presso gli uffici della Metro per sentirsi riferire che nessun abbonamento per lavoratori verrà più rinnovato”, proseguono questi, in un intervento che si rivolge direttamente alla Metro nella speranza di ottenere infine una risposta.
“Senza considerare poi- affermano ancora- che dal vostro sito internet si legge un'informazione fuorviante, poiché è indicato che, avendo raggiunto la capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, il rilascio degli abbonamenti presso il parcheggio Mazzini è momentaneamente sospeso, quando in realtà non solo non vengono rilasciati nuovi abbonamenti che, eventualmente, potrebbero determinare il superamento del limite di capienza massima prevista per stazionamenti non occasionali, ma soprattutto non vengono rinnovati gli abbonamenti a chi già ne era in possesso e che, pertanto, dovrebbero essere già conteggiati nel numero di stazionamenti non occasionali”.
Nemmeno le soluzioni proposte soddisfano, come la possibilità di parcheggiare in area Macelli o di stazionare nei posti blu collocati fuori dalle mura in zona Porta Elisa: si tratta infatti, a detta dei lavoratori coinvolti, di pochissimi posti auto, già ampliamente occupati dalle utenze di quelle specifiche zone, insufficienti insomma a risolvere il problema.
“Tutto questo solo per esprimere un forte dissenso nei confronti delle scelte adottate dalla vostra società, la quale, a parere di tutti i soggetti e le attività sopra elencate, dovrebbe avere più riguardo agli interessi della collettività e non creare tali problematiche” concludono.
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"Elisa Claps. Indagine nell'abisso della chiesa della Trinità" è il libro inchiesta dei giornalisti lucani Fabio Amendolara e Fabrizio Di Vito che, a trent'anni dalla scomparsa della giovane potentina hanno scritto un libro. A pochi giorni dalla presentazione - ovvero domenica 14 aprile (ore 17) alla fondazione Lazzareschi, abbiamo intervistato i due autori.
Come nasce l'idea di scrivere un libro-inchiesta sul caso Claps?
E' un'idea che parte da lontano e nasce molto prima della fiction, del podcast e del docufilm dedicati al caso Claps negli ultimi mesi. Ci siamo confrontati a lungo prima di decidere se intraprendere questo percorso, chiedendoci se ci fosse davvero qualcosa ancora di inesplorato in questa dolorosa vicenda. E rileggendo centinaia di migliaia di pagine di faldoni giudiziari ci siamo resi conto della presenza di tantissimi elementi rimasti nell'ombra per tutti questi anni e che avrebbero potuto cambiare radicalmente anche l'esito delle prime indagini. E così siamo andati a riprendere ogni verbale, ogni informativa, e abbiamo fatto delle scoperte davvero clamorose per provare a dare delle risposte all'unico segmento mai affrontato: chi ha aiutato Danilo Restivo ad occultare i resti di Elisa e a farla franca per diciassette anni.
Spiegateci meglio il titolo del libro.
Il fulcro di questa storia è inesorabilmente la chiesa della Santissima Trinità di Potenza. Da quel luogo Elisa scompare, in quello stesso luogo purtroppo viene prima uccisa e poi nascosta per diciassette anni nell'angolo più buio del sottotetto. Quella chiesa si è così trasformata, nel corso degli anni, in un "abisso" capace di inghiottire, di volta in volta, quelle risposte che avrebbero permesso di ricostruire in poco tempo quanto accaduto il 12 settembre del 1993. Un abisso che la superficialità con cui sono state condotte le prime indagini sulla scomparsa di Elisa è diventato via via più profondo e imperscrutabile.
Che cosa racconta in più il libro rispetto a quanto è stato detto in questi anni dagli organi di stampa?
Svela particolari mai analizzati prima (come verbali e intercettazioni mai pubblicate), mette in evidenza come i primi falsi avvistamenti di Elisa abbiano portato le indagini lontano dal perimetro della chiesa della Trinità e contiene una serie di elementi che permettono di avvicinarsi molto ai complici di Danilo Restivo, mai realmente cercati. E, non da ultimo, contestualizza lo scenario in cui avviene la scomparsa di Elisa, il giorno dopo un evento di straordinaria importanza come l'apertura dello stabilimento Fiat di Melfi, ancora oggi il presidio industriale più importante dell'intera Basilicata.
La dottoressa e grafologa Candida Livatino nel suo ultimo libro "Grafologia e criminologia. Killer vittime analizzati attraverso la loro scrittura" delinea il profilo di Danilo Restivo: "Una personalità complessa, con molti aspetti inquietanti. Riflette sulla volontà di non mostrarsi per quello che è veramente e di non fare trasparire un'insicurezza di fondo, che tenta di superare cercando di calcolare tutto. Si tratta di un individuo preciso e meticoloso, quasi maniacale, che fa le cose in modo ripetitivo, a volte ossessivo, perché solo questo gli dà sicurezza. È rigido di pensiero, studia tutto ciò che dice e fa nei minimi dettagli e opera un forte controllo sulle emozioni. Manca totalmente di spontaneità". Che cosa emerge invece dal criminal profiling ricostruito dal pool investigativo di Potenza?
Emerge il profilo di un ragazzo con forti disturbi relazionali, di cui lui stesso non ha fatto mistero sin dai tempi della scuola, quando in alcuni temi parlava del rapporto conflittuale con il padre. Ma soprattutto viene fuori l'escalation criminale di Danilo Restivo: da minorenne ferisce un ragazzino con un'arma da taglio, col passare degli anni inizia a tempestare di telefonate e lettere minatorie le sue vicine di casa. A Potenza, però, era noto soprattutto per l'abitudine di tagliare ciocche di capelli alle ragazze sugli autobus urbani. E proprio le ciocche di capelli sono diventate la sua "firma" sulla scena del delitto sia di Elisa Claps che di Heather Barnett, uccisa sempre da Restivo nel 2002 in Inghilterra, a Bournemouth, dove si era trasferito dopo aver conosciuto Fiamma, la donna che diventerà sua moglie.
Nel libro emerge una frase inquietante prima della scomparsa di Elisa: "Avevo una gatta, si chiamava Alice. Cantava troppo, l'ho uccisa. Elisa l'ho fatta sotterrare con una pietra sopra. Ho solo la mia gatta sulla coscienza, Elisa dov'è?"
E' senza dubbio questa una delle scoperte più clamorose che abbiamo fatto grazie al nostro lavoro di inchiesta. Si tratta di un bigliettino anonimo ritrovato pochi giorni dopo la scomparsa di Elisa Claps nel parco di Montereale a Potenza, proprio il luogo in cui il papà di Elisa gestiva una rivendita di tabacchi. Nonostante contenga passaggi inquietanti e chiari riferimenti al caso Claps quel bigliettino è finito in una nota a piè di pagina di una delle prime informative. Mai analizzato, mai un confronto grafologico con la scrittura di Restivo. Noi non siamo grafologi, ma lo abbiamo fatto lo stesso e abbiamo trovato delle analogie davvero inquietanti tra il manoscritto anonimo e quello letto da Danilo Restivo in un'aula del tribunale di Salerno durante il processo d'appello a suo carico per l'omicidio di Elisa, al termine del quale venne condannato a 30 anni di carcere.
Perché i resti di Elisa sono stati ritrovati ben 17 anni dopo la sua scomparsa?
Questa è la domanda delle domande. Anche perché contiene in sé tante possibili risposte. Un punto fermo però c'è e lo ritroviamo in tutte le sentenze relative all'omicidio di Elisa Claps. "E' impossibile che nessuno abbia visto il corpo di Elisa prima del 17 marzo del 2010" scrive il gup in primo grado e lo confermano sia i giudici della Corte d'Appello di Salerno che della Cassazione. E nel nostro libro ci sono tantissimi elementi, molti dei quali inediti, che portano proprio in quella direzione. Anche in questo caso, però, nessuno si è preoccupato di chiedere a chi ha sicuramente visto i resti di Elisa molto tempo prima rispetto al 2010 perché sia sempre rimasto in silenzio.
Il 12 settembre 1993 Elisa veniva uccisa nel sottotetto della Santissima Trinità dall'allora ventunenne Danilo Restivo. Qual è stata la posizione della chiesa in tutti questi anni?
La posizione della chiesa in tutti questi 30 anni è rimasta sempre la stessa. Provare ad allontanare da sé ogni sospetto, ogni responsabilità rispetto a quanto accaduto. Il risultato non è stato però dei migliori: le ombre restano tuttora, nonostante nessun esponente della curia potentina sia mai finito nel registro degli indagati per una qualsivoglia ipotesi di reato legata al caso Claps. Restano però le contraddizioni sulle modalità del ritrovamento dei resti di Elisa, i silenzi di questi 30 anni e, soprattutto, un atteggiamento che ha provocato una profonda spaccatura nella comunità potentina che con la riapertura al culto della chiesa della Trinità a ridosso del trentennale della morte di Elisa è riesplosa ad ogni livello. Ricordiamo che a processo per le presunte bugie sull'avvistamento precedente (parliamo al massimo di un mese e mezzo prima rispetto al 17 marzo del 2010) dei resti di Elisa sono finite solo le due signore addette alle pulizie nella chiesa. Un processo caduto in prescrizione che ha lasciato tanti altri interrogativi in sospeso.
Nel libro si citano don Mimì Sabia, don Wagno e monsignor Superbo oltre ai tanti testimoni tra cui le donne delle pulizie Annalisa e Margherita. Perché don Mimì Sabia dice di non conoscere Danilo Restivo quando in realtà lo conosceva, come testimonia chi frequentava il centro Newman?
Quella bugia di don Mimì Sabia è agli atti. Ed è un dato di fatto incontrovertibile. Danilo Restivo nella chiesa della Trinità e nel centro Newman aveva trovato la prima comunità capace di accoglierlo. E a dimostrare la profonda conoscenza con don Mimì c'è la famosa foto scattata in occasione del diciottesimo compleanno di Danilo. Ma anche sulla figura di don Mimì Sabia nel libro è possibile trovare atti e ricostruzioni inedite che permettono al lettore di farsi un'idea precisa sul suo controverso ruolo nella vicenda.
Per anni la Santissima Trinità è rimasta chiusa, prima per il sequestro giudiziario e poi per importanti lavori di ristrutturazione. Qual è stata la reazione dei potentini in seguito alla sua riapertura?
La riapertura al culto della chiesa della Santissima Trinità, avvenuta lo scorso 24 agosto senza alcun preavviso e con la città ancora praticamente deserta per le ferie estive, ha fatto molto discutere, anche perché arrivata pochi giorni prima del trentennale della morte di Elisa. La comunità potentina è tornata a spaccarsi tra favorevoli e contrari, mentre è ripreso quel "turismo dell'orrore" che vede arrivare a Potenza persone da tutta Italia per scattarsi un selfie nella chiesa "dove è stata uccisa Elisa". Le modalità con cui si è arrivati alla riapertura hanno alimentato le polemiche: papa Francesco aveva invocato un percorso di dialogo e ascolto tra la diocesi di Potenza e la famiglia Claps, ma a giudicare dalla reazione dei familiari di Elisa questo confronto non c'è stato o, se c'è stato, non ha portato ai frutti sperati. Ora Potenza attende tra poche settimane l'arrivo del nuovo vescovo: vedremo se sarà capace di rimarginare una ferita che ha ripreso a sanguinare copiosamente.
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I conflitti che costellano il nostro mondo e che, dall'invasione dell'Ucraina, sono tornati a occupare stabilmente le notizie internazionali. Su questi, con particolare riferimento alla guerra tra Mosca e Kiev e quella in corso nella Striscia di Gaza, si concentrerà il primo incontro del 2024 organizzato da Lu.MeN – Lucca Mondo e Nazioni, insieme alla Fondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, in calendario venerdì 12 aprile alle 21 nell'auditorium del Palazzo delle Esposizioni, in piazza San Martino.
"Questo ciclo di incontri, grazie alle competenze dei giornalisti specializzati, è uno strumento messo a disposizione di tutta la cittadinanza – ha detto il presidente della Fondazione Lucca Sviluppo, Alberto Del Carlo – persone di ogni età e formazione, che cercano un luogo dove porre le proprie domande e trovare autonome letture del momento storico nel quale stiamo vivendo".
Lo scenario che ci troviamo di fronte sembra sempre più simile a quello delineato all'inizio del proprio pontificato da Papa Francesco: una sorta di "terza guerra mondiale a pezzi" che interessa diverse parti del mondo e che mette in discussione non solo l'equilibrio internazionale, ma anche il ruolo dell'Occidente e, in particolare, dell'Unione Europea. Circondati dai conflitti, i Paesi membri dell'Unione ormai da settimane si interrogano sul destino del continente e sulla missione che l'Unione dovrebbe assumere per riaffermare i principi della pace.
Anche di questo si parlerà nell'incontro dal titolo "Il mondo in guerra. Nell'età dei conflitti globali: Ucraina, Medio Oriente e oltre", grazie a due giornalisti che, in carriera, hanno affrontato da molto vicino la questione. A cominciare da Fulvio Scaglione, dal 2000 al 2016 vicedirettore del settimanale Famiglia Cristiana, ma anche corrispondente da Mosca durante gli anni della fine dell'Unione Sovietica e della nascita dell'attuale Russia e le altre repubbliche ex sovietiche; successivamente, si è recato in Afghanistan e Iraq, trattando del Medio Oriente. Ha pubblicato anche alcuni saggi, tra cui Bye Bye Baghdad (Fratelli Frilli Editori, 2003), La Russia è tornata (Boroli Editore, 2005), I cristiani e il Medio Oriente (Edizioni San Paolo, 2008) e Il patto con il diavolo (Rizzoli, 2016). Attualmente collabora, oltre che con Famiglia Cristiana, anche con Limes, Micromega e Linkiesta.
Emiliano Bos, invece, lavora per la Radiotelevisione Svizzera e si occupa abitualmente di questioni internazionali, oltre a essere autore di reportage da una quarantina di Paesi, in particolare dall'Africa e dal Medio Oriente. Per anni è stato corrispondente negli Stati Uniti, dove segue la politica americana, mentre recentemente è stato inviato in Ucraina e in Israele per la Radiotelevisione Svizzera.
L'incontro è gratuito e i posti sono disponibili sino a esaurimento. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l'indirizzo mail